Sab. 27 Apr. 2024
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Nella notte passati da Bresso altri 100 profughi, subito ripartiti

[textmarker color=”E63631″]BRESSO [/textmarker] – “Non si può far finta di niente: sono esseri umani in difficoltà e vanno aiutati. Non vedo altre possibilità”. Non ha dubbi, sulla necessità dell’accoglienza, l’assessore ai servizi sociali del Comune di Bresso Patrizia Manni.

Dopo l’arrivo dei 150 profughi in via Clerici, nella notte tra martedì e mercoledì ne sono approdati altri 100, ma sono subito ripartiti per altre destinazioni. Il centro della Croce Rossa presente nel parco è infatti un centro di smistamento. Qui ne erano arrivati 400 subito ridotti a 150, che l’altro ieri erano scesi a 78 e oggi a 50.

La tendopoli allestita nei giorni scorsi continuerà quindi a servire come punto di passaggio per i migranti, dove vengono visitati e ospitati prima di essere smistati in altri centri di accoglienza meglio strutturati oppure partono verso altri paesi europei, come in molti del resto hanno manifestato intenzione di fare.

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“E’ stata un’esperienza molto forte – dice Manni, che è andata di persona a visitare la tendopoli – si tratta di persone in fuga dalla guerra e dalle persecuzioni, e fa male vedere che si tratta di famiglie con bambini”. L’assessore era presente questa mattina alla riunione organizzata in Prefettura. “Abbiamo fatto il punto della situazione – spiega l’assessore – il Prefetto ha invitato tutti i comuni a mettere in campo il massimo impegno per trovare una sistemazione al numero maggiore possibile di persone”.

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Il Comune di Bresso, oltre ai migranti “che vanno e vengono” al centro di smistamento di via Clerici, ne ospita altri 10. Non si tratta dei profughi della prefettura, ma di migranti gestiti dall’associazione Dona un sorriso. Sono ospitati nei locali di una palazzina ristrutturata dal Comune in occasione dell’emergenza profughi del 2011. “Stiamo verificando la possibilità – conclude l’assessore – di mettere a disposizione altri spazi”.

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