Mer. 15 Mag. 2024
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Sesto San Giovanni, Carroponte: ARCI condannata a risarcire il Comune per 226mila euro

La Corte di Appello di Milano dà ragione al comune di Sesto San Giovanni e nega la sospensione della condanna di primo grado, che condannava ARCI a risarcire i cittadini sestesi. Di Stefano: "Una sonora sconfitta verso chi ha tentato pretestuosamente di sottrarsi in tutti i modi all’adempimento dei propri obblighi economici verso il Comune"

ARCI è stata condannata al risarcimento di 226mila euro per la gestione del Carroponte. La Corte di Appello di Milano, con la sentenza del 29 novembre 2023 n. 3380, dà ragione al comune di Sesto San Giovanni e nega la sospensione della condanna di primo grado, che condannava a risarcire i cittadini sestesi, di fatto chiudendo la vicenda giudiziaria tra il Comune di Sesto San Giovanni ed ARCI.
Appena insediata nel 2017, la Giunta aveva contestato consumi pregressi, che erano stati anticipati dalle casse pubbliche, mai saldati dall’operatore e neanche mai chiesti dagli uffici. Da qui il contenzioso cui la sentenza della Corte d’Appello mette la parola fine, chiudendo così una vicenda lunga 6 anni. I giudici milanesi affermano che la sentenza del Tribunale di Monza, che aveva condannato ARCI a rifondere al Comune di Sesto San Giovanni 226.799,88 euro per utenze non pagate, non è affetta da vizi, neanche sotto il profilo dell’esatta quantificazione dell’importo di cui alla condanna, atteso che sono stati adottati parametri oggettivamente riscontrabili, ai fini dei conteggi.
La Corte, inoltre, non ravvisa nemmeno un eventuale pericolo nel caso di mancata restituzione delle somme eventualmente pagate in eccesso da ARCI, posto che la debitrice in sede di “transazione” aveva piena consapevolezza di essere potenzialmente debitrice della somma di 260.000,00 euro reclamata dal Comune e condanna ARCI alla rifusione spese di giudizio, raddoppiando il contributo unificato a suo carico.
“La vittoria su Arci, pone la parola fine a questa vicenda – commenta il sindaco Roberto Di Stefano -.  Una sonora sconfitta verso chi ha tentato pretestuosamente di sottrarsi in tutti i modi all’adempimento dei propri obblighi economici verso il Comune e tutto un sistema che si è alimentato per anni a Sesto San Giovanni, complice una certa sinistra che gestiva le casse comunali come mezzo per i propri interessi personali, conducendo il Comune ad avere 26 milioni di debiti”.
“Una volta insediati, e scoperto che Arci pagava solo 10.000 euro all’anno per la gestione del Carroponte, con le utenze elettriche anticipate dal Comune e mai richieste alla stessa Arci – aggiunge il sindaco -, abbiamo deciso di disporre un regolare bando per l’assegnazione dell’appalto in virtù della migliore offerta, garantendo regole e trasparenza. Oggi il Carroponte è un centro d’eccellenza, capace di attirare eventi di interesse nazionale ed internazionale, un deciso cambio di passo rispetto alla logica clientelare che regnava prima di noi su quello spazio”.

 

 

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