Mar. 30 Apr. 2024
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Movimento 5 Stelle Bresso: “La tranvia non s’ha da fare!”

[textmarker color=”E63631″]BRESSO[/textmarker] – “Ma è proprio un’opera utile?”. Se lo chiedono i grillini del Movimento 5 Stelle di Bresso che nella loro newsletter pongono due quesiti sull’arrivo, anzi sul ritorno, della tranvia in città. “Di quest’opera si dibatte da poco meno di vent’anni. Essa venne attivata dopo un’analisi della mobilità fatta alla fine degli anni ’90 su tutto il territorio che gravita attorno alla vecchia Valassina. Allora esisteva il tram a binario unico e si stabilì che sarebbe stato necessario un raddoppio di gran parte della linea. In Italia i tempi delle decisioni sono così lunghi che il progetto sta prendendo corpo dopo appunto quasi venti anni senza tener conto che, nel frattempo, le esigenze dei cittadini e i trasporti pubblici sono notevolmente cambiati”.

Spendere 250 milioni di euro è opportuno? Si chiedono i grillini. “La cosa più logica sarebbe stata quella di fare un’altra analisi della mobilità che avesse potuto confermare oppure no l’utilità di tale opera. Niente di tutto questo, si va avanti a testa bassa. Ma la beffa più grande si ha quando leggendo la montagna di carte che sta dietro questo progetto, ci si imbatte in una delibera della giunta provinciale del 2010 che raccomanda alla società appaltatrice: ‘Aggiornare lo studio di mobilità in sede di progetto esecutivo’. In questa delibera si può verificare l’inadeguatezza di coloro che ci rappresentano”.

Continuano i pentastellati di Bresso: “Fra l’enorme quantità di documenti ce n’è uno veramente imbarazzante: in una informazione del 19 marzo del 2008 relativa al progetto si afferma che l’opera dev’essere svolta dall’Ente pubblico perché non è abbastanza remunerativa per attrarre investimenti privati e le banche non darebbero loro i finanziamenti opportuni. Quindi, se abbiamo capito bene, l’opera sarà interamente pubblica perché i privati non ci guadagnerebbero abbastanza. Quindi l’opera non sarà pubblica perché il trasporto dev’essere pubblico, come sosteniamo noi insieme all’acqua, alla sanità, all’energia elettrica ed altre forniture di interesse sociale, ma solo perché i privati non ci guadagnano abbastanza”.
Dal partito pongono anche alcuni problemi sui lavori che si stanno avviando: “La drastica riduzione dei parcheggi: abbiamo conteggiato le auto in sosta durante una notte di un giorno qualunque e i posti auto che verranno disponibili ad opera conclusa: siamo a 320 oggi (anche con vetture parcheggiate in modo non ortodosso), dopo saremo a 106. Inoltre verranno abbattuti 60 alberi e non si sa quanti e dove verranno ripiantati. Oltretutto non è stato ancora approvato il cronoprogramma, quindi, ad oggi, non si sa quanto dureranno i lavori”.

 

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