Mer. 24 Apr. 2024
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Amariti vs Lega: la battaglia dopo il post su Buonanno continua

[textmarker color=”E63631″]CINISELLO BALSAMO[/textmarker] – “Commento indegno, vergognoso e a dir poco aberrante da parte di un ‘uomo’ eletto nelle istituzioni, che rappresenta la maggioranza che governa questa città e che dovrebbe essere portavoce di tutta la cittadinanza indipendentemente dai colori politici”. E’ questo il commento di Giacomo Ghilardi, capogruppo della Lega Nord al Comune di Cinisello relativamente al commento del consigliere comunale di Sel Alberto Amariti che sui social network ha postato, in merito alla morte di Buonanno: “Chi di pedemontana ferisce, di pedemontana perisce”.

“La Lega – continua Ghilardi – presenterà ufficialmente al primo consiglio comunale la richiesta di dimissioni nei confronti di colui che ha infangato la memoria di un nostro rappresentante e il nome di Cinisello Balsamo agli occhi dell’opinione pubblica”. “Un commento che non ha niente di intelligente e nulla di umano – commenta il cinisellese Jari Colla, Consigliere Regionale del Carroccio – ancor più grave se detto da un sedicente avvocato che dovrebbe fare della deontologia professionale le fondamenta del suo agire; un simile comportamento non può passare inosservato e per questo agiremo immediatamente con un esposto all’Ordine degli Avvocati”.

La replica di Amariti, che già domenica sera aveva cancellato il post dalla sua bacheca Facebook, non si è fatta attendere: il capogruppo di Sel passa anche all’attacco: “In queste ore ho toccato con mano la violenta sottocultura che contraddistingue i militanti e della Lega Nord. Il consigliere comunale Ghilardi e il consigliere regionale Colla dovrebbero vergognarsi per aver fomentato un clima di odio e di violenza, per il momento solo verbale, nei miei confronti, indegno di quello che loro chiamano confronto politico. Dovrebbero entrambi prendere le distanze dalle numerose minacce di morte rivoltemi a seguito delle loro dichiarazioni. Dubito che lo faranno. Chiedo inoltre le scuse ufficiali del consigliere Colla per avermi pubblicamente insultato chiamandomi ‘sedicente avvocato’. Non vorrei trovarmi costretto a ricorrere alle vie legali per vedere tutelata la mia persona e la mia professionalità. Le mie dimissioni, ovviamente, non sono un’ipotesi da prendere neppure in considerazione”.

 

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