Ven. 17 Mag. 2024
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Ciclismo. Giro 2024, partenza il 4 maggio: Pogačar favorito

Il via da Venaria Reale con passaggio a Superga nel giorno del 75° anniversario della tragedia del Grande Torino. Ultima tappa ancora a Roma, come nel 2023. In programma 5 tappe di montagna, due crono, 6 frazioni per velocisti, un totale di 3.321,2 km

Ci siamo! Manca poco: sabato 4 maggio parte il Giro d’Italia. Partenza da Venaria Reale, alle porte di Torino. La corsa terminerà a Roma, il 26 maggio, alla ventunesima tappa e non prima di aver percorso 3.386 km.
La corsa rosa partirà dal Piemonte, raggiungerà la Liguria, si sposterà verso il centro Italia (Perugia), poi in Campania (Napoli e Pompei), dopo risalirà in direzione dell’Abruzzo (Francavilla al Mare). La carovana punterà decisamente verso il nord, salutando Riccione, poi verso Castiglione delle Stiviere. Per l’ultima settimana di gara si va a cercare l’anfiteatro naturale delle montagne per regalare emozioni e paesaggi in quota.

Il Giro è un mix di agonismo e geografia, fatiche (per i corridori) e stazionamenti per ore sui divani (per i tifosi). Ci entrano la storia e le storie. I ricordi di quando la corsa magari passava vicino a casa e le nostalgie di quando eri davvero tifoso di questo o quell’altro corridore.

Il Giro di Pogačar

Quest’anno il Giro propone un “boccone” prelibato: si chiama Tadej Pogačar e parte strafavorito. Lo sloveno punterebbe addirittura alla storica doppietta: Giro e Tour nello stesso anno.
in questa sesta stagione tra i pro è apparso più forte che mai. Ha dominato Strade Bianche, Catalogna e Liegi-Bastogne-Liegi, ha chiuso terzo la Sanremo. Non solo ha vinto, ma in alcune occasioni ha persino stravinto. Ha dalla sua il percorso, l’età e la simpatia del  sorriso, ma mai dire mai.

Lo scalatore Filippo Zana. Nel 2023 ha vinto una tappa del Giro d’Italia

Fra gli italiani spunta la sagoma da corazziere di Filippo Ganna che punta a essere protagonista nelle due cronometro del Giro, ma il suo sguardo è già rivolto a vincere una medaglia d’oro alle Olimpiadi di Parigi.
Nel gruppo, intanto, scalpitano alcuni corridori italiani. Sono giovani e di belle speranze. Un nome su tutti quello di Antonio Tiberi, visto in grande spolvero nelle ultime gare alle quali ha partecipato. Poi attenzione a Davide Biganzoli e Giulio Pellizzari due corridori giovani che hanno già dimostrato di andare forte.

La corsa di Alfonsina Strada

In questo Giro 2024 faremo il tifo ancora  per Marco Pantani; la tappa di Oropa ricorderà infatti la sua storica impresa quando riprese tutto il gruppo dopo essere stato appiedato da un incidente meccanico. Giusto 100 anni fa una donna, Alfonsina Strada, partecipava per la prima volta al Giro, mischiata tra gli uomini, una storia di coraggio e di emancipazione.  Oggi Alfonsina riposa nel cimitero di Cusano Milanino, alle porte del capoluogo lombardo.
Avremo, infine, un pensiero anche per Gino Bartali. Quest’anno il Tour partirà dalla sua Firenze, ma questo sarà il prossimo capitolo da sfogliare terminato il Giro d’Italia.
Angelo De Lorenzi 


In punta di sellino n. 4 – maggio 2024

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