Lun. 29 Apr. 2024
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Cinifabrique nel segno della sostenibilità

Sono stati presentati i progetti realizzati nell'ambito del laboratorio “Sustainable architecture construction studio" del corso di Architettura delle costruzioni del Politecnico di Milano, che ha scelto il sito cinisellese di via Canzio. Come focus dei lavori l’attività di studenti e professori è stata orientata nel senso di immaginare un futuro per questo luogo, che può essere migliorato considerando la sua importante funzione pubblica e sociale all’interno della città. Durante l’evento al Pertini sono stati premiati i progetti che si sono particolarmente distinti

Studenti e alcuni professori del corso di laurea internazionale in Architettura delle costruzioni si sono dati appuntamento a Cinisello Balsamo, martedì 11 novembre, presso l’Auditorium del Pertini, per presentare i progetti realizzati nell’ambito del laboratorio “Sustainable architecture construction studio” del corso di Architettura delle costruzioni . I frutti del lavoro degli studenti – alcuni di loro arrivano da altre città e Paesi del mondo –  sono visibili a tutti nella mostra ospitata sino al 15 dicembre. Si tratta di disegni che illustrano le possibili soluzioni green per un potenziale ampliamento della struttura, nel segno della sostenibilità. “Una sostenibilità – ha spiegato il professor Marco Scaioni, Ordinario di Geomatica presso il Politecnico di Milano, Dipartimento di Architettura, dell’Ambiente Costruito e dell’Ingegneria delle Costruzioni – che riguarda tanti aspetti capaci di generare qualcosa di veramente utile”.

Il professor Marco Scaioni illustra uno dei progetti in mostra al Pertini

Il corso, negli ultimi anni, si è posto l’obiettivo di sviluppare gli aspetti legati all’architettura sostenibile integrati con gli aspetti tipici della progettazione architettonica, assieme alle altre componenti architettoniche, ossia le strutture, gli elementi tecnologici degli edifici, in una modalità euristica di considerare la progettazione. “In particolare nel sito di Cinifabrique – ha aggiunto il professore – abbiamo avuto la possibilità di sperimentare il metodo del corso che privilegia la sperimentazione e il lavoro sul campo, dopo una parte teorica introduttiva”. A fare gli onori di casa, in qualità di presidente di Prima Società Cooperativa che segue le attività di Cinifabrique, Marco Conte.
Fra gli interventi, durante la serata, anche quelli del professor Gian Luca Brunetti e del professor Giacomo Boffi, rispettivamente del Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale e del Dipartimento di Architettura e Studi Urbani, che hanno evidenziato alcuni dei specifici contributi dei loro insegnamenti.

Parola d’ordine: sostenibilità

Il consigliere Issa Tallawi ha annunciato i progetti che hanno ottenuto uno speciale riconoscimento

Presenti all’evento, oltre ad alcuni artigiani che animano l’attività all’interno di Cinifabrique, anche gli assessori Daniela Maggi e Maria Gabriella Fumagalli, in rappresentanza del Comune di Cinisello Balsamo. “Per noi Cinifabrique è un luogo importantissimo della nostra città – ha sottolineato la Maggi, assessore alle politiche giovanili del Comune, ricordando la sua importanza come spazio frequentato dai giovani e il contributo che offre alla città”.

Una delle studentesse proviene dall’Ucraina

Ai progetti che si sono particolarmente distinti durante la serata è andato anche un riconoscimento; è stato premiato il progetto dot. dot. dot. “per la discrezione con la quale si inserisce nel contesto preesistente, per la misura non eccessivamente invasiva dei nuovi volumi e per la semplicità strutturale del nuovo elemento che non interviene sulla struttura pree – esistente, lasciando quasi inalterato lo spazio verde”. “Forse fra i progetti – recita la motivazione del premio – quello più rispondente alle necessità reali dell’associazione”. Fra i premiati anche Sostainable Group, distintosi “per l’uso del giardino ad ovest con un volume autonomo. La misura dell’ampliamento non è eccessiva e la nuova struttura può essere realizzata durante lo svolgimento dell’attività”.
Un premio anche a Studio totoro, che immagina una girandola la quale, pur togliendo lo spazio verde, mantiene la piacevolezza di uno spazio domestico che si sviluppa solo orizzontalmente, mantenendo la struttura su un unico livello con degli spazi connettivi articolati”.

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