Ven. 03 Mag. 2024
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Cologno Monzese, tanta gente ai funerali di Sofia Castelli: “Scommettiamo su amori limpidi”

Palloncini rosa e bianchi, applausi e “Cenere” di Lazza hanno accompagnato l’uscita del feretro di Sofia Castelli dalla chiesa di San Giuliano a Cologno Monzese, dove questa mattina, sabato 5 agosto, si sono svolti i funerali.  La ventenne era stata uccisa nel sonno il 29 luglio al rientro dalla discoteca dal suo ex fidanzato, che ora si trova in carcere.

«Ci sono momenti che si incidono dentro di noi e che non dimenticheremo mai. Questa città ha incisa nel cuore la mattina del 29 luglio, quando si fece buio su tutta la Terra», ha detto  don Andrea, nella sua omelia. «Si è fatto crudelmente buio nella vita di Sofia e della sua famiglia. Dove l’estate e il sole dei 20 anni avrebbero dovuto brillare si è fatto buio. E nel buio – ha aggiunto don Andrea – non servono parole. Se respingiamo rabbia e rancore, e scommettiamo su amori limpidi, mai possessivi, allora l’alba spunterà». Le parole del sacerdote sono una scheggia di speranza, anche un monito, un aiuto a vivere una tragedia che ha colpito profondamente la comunità di Cologno Monzese. Tanta gente dentro e fuori la chiesa, i familiari di Sofia, i genitori Diego e Daniela; Aurora, l’amica della vittima che durante il delitto stava dormendo in un’altra stanza della stessa casa e non si è accorta di nulla.

Presente ai funerali di Sofia Castelli anche il sindaco di Santa Maria Coghinas

Fra i molti presenti anche Pietro Carbini, sindaco di Santa Maria Coghinas, il paese della nonna di Sofia, dove i genitori della ragazza si trovavano quando hanno appreso la notizia e dove la figlia era in procinto di raggiungerli per festeggiare le nozze d’oro dei nonni materni.

Il primo cittadino sardo aveva con sé anche una lettera del presidente del Consiglio regionale della Sardegna, Michele Pais, che ha espresso vicinanza a nome di tutta l’istituzione: «Un gesto di cordoglio ma anche un impegno – ha scritto Pais nella lettera – affinché non venga mai meno, da parte di chi governa e legifera, lo sforzo di contrastare i
fenomeni di violenza sulle donne che, purtroppo, sconvolgono quasi quotidianamente le nostre comunità».

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