Gio. 28 Mar. 2024
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Dergano ricorda Pettenella, re della velocità e del surplace

La medaglia d’oro a Tokyo 1964 è stato velocissimo, ma sapeva andare anche pianissimo. Una cerimonia per ricordarlo con il sindaco Sala e alcuni grandi campioni della pista del passato. Di Angelo De Lorenzi

Fu medaglia d’oro nella velocità ai Giochi olimpici di Tokyo nel 1964, corse assieme e contro i mostri sacri della pista, Antonio Maspes e Sante Gaiardoni, Daniel Morelon e John Nicholson. È  ancora oggi il detentore del record mondiale di surplace, con 1h, 3′ 5″, stabilito al velodromo di Varese, il 27 luglio 1968, contrapposto a Sergio Bianchetto durante la semifinale del campionato italiano: fu esercizio funambolico; stare fermo per far avanzare l’avversario, con l’intento di trafiggerlo nella rimonta. I regolamenti oggi limitano il surplace a soli pochi secondi.

Giovanni Pettenella (1943-2010), detto Vanni, milanese d’adozione – era nato a Caprino Veronese – è stato uno dei più forti specialisti della pista.

Pettenella fra i grandi di Milano

Il papà, nel quartiere Affori, periferia nord di Milano, aveva un negozio: vendeva polli, e per questo motivo a Vanni fu affibbiato il soprannome di “pollivendolo” volante. Però senza offesa.

Pettenella è morto a soli 66 anni anni il 20 febbraio del 2010, ed è stato tumulato nella cripta sotto il Famedio del Cimitero Monumentale, il Pantheon dei Grandi di Milano, al fianco tra gli altri dello storico direttore de «La Gazzetta dello Sport», Candido Cannavò, oltre che di campioni come Meazza, Maspes, Loi e Fogar.

Fra qualche settimana la città vuole ancora ricordarlo. Sabato 15 aprile, alle ore 15.30, in piazza Dergano, a Milano, si svolgerà lo svelamento di una targa dedicata al corridore. L’idea è venuta a Donato Manniello della ASD Ciclisti Dergano Milano. Un appassionato, un tifoso, un cultore di storia del ciclismo, che ha già in mente la prossima iniziativa: un convegno dedicato al suo beniamino.

Si annuncia la presenza alla cerimonia del figlio Marco e di vari appassionati, la “parrocchia” di quel ciclismo un po’ romantico, forse demodé, ma ancora vivo nel ricordo.

I “convocati”: Cordiano Dagnoni, presidente della Federazione Ciclistica Italiana, gli ex Gianni Bugno, Giovan Battista Baronchelli e alcune celebrità del ciclismo su pista dei tempi d’oro quando l’Italia era protagonista assoluta. Ci sarà Domenico De Lillo; milanese, del quartiere Isola, cresciuto a bici e velodromo Vigorelli, Ambrogino d’0ro nel 2015; Sante Gaiardoni, oro nella velocità e nel chilometro da fermo alle Olimpiadi del 1960 e Marino Vigna, oro alle Olimpiadi di Roma 1960 nel quartetto dell’inseguimento su pista con Luigi Arienti, Franco Testa e Mario Vallotto.

Annunciata la presenza del sindaco di Milano, Giuseppe Sala, dell’assessore allo sport, Martina Riva e del presidente di Municipio 9, Anita Pirovano.

A coordinare il tutto, Marco Pastonesi, scrittore e giornalista, ex Gazzetta, cronista e cantore dell’arte pedalatoria.

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