Mar. 19 Mar. 2024
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Davide Rebellin, venerdì i funerali nel Duomo di Lonigo

Al rito funebre è prevista una grande partecipazione di appassionati dell'ex corridore travolto da un camion. L’autopsia sul corpo effettuato all'Ospedale San Bortolo di Vicenza confermerebbe il decesso per schiacciamento

Si svolgeranno venerdì 23 dicembre alle 10 nel Duomo di Lonigo (Vicenza) i funerali di Davide Rebellin, il ciclista professionista da poco ritiratosi e che è morto lo scorso 30 novembre a Montebello Vicentino dopo essere stato travolto da un camion con targa tedesca mentre andava in bicicletta. Al rito funebre è prevista una grande partecipazione di appassionati.

Si è potuto procedere a fissare la data delle esequie dopo l’autopsia sul corpo effettuato all’Ospedale San Bortolo di Vicenza davanti ai periti di parte dall’anatomopatologo Vito Cirielli che confermerebbe il decesso per schiacciamento.

A uccidere Rebellin, secondo quanto accertato dagli inquirenti coordinati dal pubblico ministero Claudia Brunino, sarebbe stato un tir tedesco il cui autista era poi fuggito senza prestare soccorso. L’autotrasportatore è indagato a piede libero per omicidio stradale, omissione di soccorso e fuga.

L’episodio ha suscitato una vastissima eco e profondo dolore non solo nel mondo dello sport, e riacceso al contempo i riflettori sulla necessità di una serena convivenza sulle strade tra le biciclette e i mezzi a motore.

La storia dell’ex corridore veneto è stata raccontata recentemente dalla moglie Francoise Antonini in una intervista al settimanale Oggi nella quale sono emersi particolari inediti e drammatici: “Da quando l’ho conosciuto, ci sono sempre stati problemi, cause, avvocati. Tutto era ingiusto, e sottolineo ingiusto (l’accusa di doping è caduta con un’assoluzione piena dopo sette anni passati in tribunale, ma la medaglia d’argento vinta all’Olimpiade di Pechino non gli è stata restituita, ndr). Tutto questo accanimento è stato troppo”. Rebellin – secondo quanto riporta la moglie – aveva problemi economici e proprio il giorno in cui è stato investito era andato in banca a chiedere un prestito.

Rebellin, la stoffa del campione

Il campione veronese, classe 1971, aveva chiuso con le corse ad ottobre, partecipando alla Veneto Classic. Nei suoi trent’anni e più di carriera ha vinto, tra le altre cose, una Amstel Gold Race, tre edizioni della Freccia Vallone e una tappa del Giro d’Italia.

Nelle categorie giovanili si mise particolarmente in mostra e dopo essere stato campione del mondo da juniores nella 70 km, esordì tra i professionisti nel 1992 subito dopo le Olimpiadi di Barcellona approdando alla GB-MG. Nella stagione successiva arriva la prima vittoria con la conquista della classifica finale della Hofbrau Cup in Germania. Fra le classiche conquistate da Davide la Clásica San Sebastián e il Gran Premio di Svizzera.

Il “re” delle Ardenne

Il 2004 fu il suo anno migliore perché l suo nome si legò indissolubilmente alla tripletta nelle Ardenne ottenuta nel giro di otto giorni. Rebellin fu il primo corridore a vincere nello stesso anno Amstel Gold Race, Freccia Vallone e Liegi-Bastogne-Liegi ed il ricordo di quell’impresa è ancora vivo negli occhi e nel cuore degli appassionati di ciclismo.

La passione per il ciclismo l’ha animato fino all’ultimo tanto da spingerlo a correre fino ai 50 anni suonati.

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Angelo De Lorenzi

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