Domani si svolgerà il funerale di Fabio Mosca, il ragazzo tredicenne morto dopo una caduta dal monopattino mentre stava percorrendo la pista ciclabile di viale Gramsci. La cerimonia sarà celebrata nella chiesa di San Carlo, in via Boccaccio, dove nei giorni scorsi il parroco, don Emanuele Beretta, aveva chiamato la comunità locale a un momento di preghiera. L’adolescente frequentava anche l’oratorio.


Uno striscione della curva della Pro Sesto per ricordare Fabio Mosca
Intanto, ieri, sugli spalti dello stadio Brera, in occasione della partita disputata dalla Pro Sesto che ha incontrato la Pro Vercelli, è stato appeso uno striscione a ricordo del ragazzo e di vicinanza ai genitori: “Tristezza e stupore, uniti al vostro dolore. Rip Fabio”. Questo è stato il messaggio dei tifosi biancolecelesti.
L’ordinanza firmata dal sindaco Roberto Di Stefano
All’indomani della scomparsa del ragazzo, il sindaco di Sesto San Giovanni, Roberto Di Stefano, ha firmato una ordinanza che prevede obbligo del casco e limiti di velocità di 20 km all’ora sulle piste ciclabili e 5 nelle aree pedonali per chi utilizza questi mezzi. “La tragedia che si è consumata ieri pomeriggio – aveva spiega Di Stefano – ha scosso l’intero Paese: non si può morire a 13 anni cadendo da un monopattino elettrico. E proprio per questo, prima che altri schianti mortali si verifichino sulle nostre strade, sarebbe bene che a Roma affrontassero la questione senza alcun tentennamento”.
Ed ecco nota del sindaco: “Non c’è più tempo da perdere – aggiunge il sindaco in una nota -. In attesa che il Parlamento approvi al più presto una legge per regolamentare l’uso di questi mezzi (equiparandoli a ciclomotori), che come abbiamo visto in diverse occasioni possono essere davvero pericolosi, abbiamo deciso di intervenire, per quanto di nostra competenza, con l’obiettivo di iniziare a comporre un quadro normativo chiaro e preciso. Il casco è una protezione fondamentale in grado di fare la differenza e salvare la vita in caso di incidenti e cadute. Va usato sempre”.