[textmarker color=”E63631″] GUIDE UTILI [/textmarker] L’emergenza igienica sembra aver assunto un carattere periodico: a distanza di un certo numero di mesi, infatti, essa tende a riproporsi. Ogni volta che l’igiene torna ad essere un problema fondamentale, tuttavia, essa si associa anche a morbi e malattie di una certa gravità.
Lo fu anni fa con l’ebola, lo fu ancor prima con la meningite. Quest’ultima sembra proporsi in maniera diversa ogni anno che passa, prima quella fulminante (causata da meningococco), poi quelle da pneumococco o emofilo, decisamente più rare ma che sono pur sempre meningiti.
Lo spauracchio di una epidemia: allarmismi o verità? Prevenire le infezioni: cosa fare?
Sotto le notizie riguardanti la diffusione di nuove tipologie di infezioni virali o batteriche si annida, senza ombra di dubbio, quella specie di malsano interesse e morbosa passione per le cose terminali.
Dalle pellicole apocalittiche alle distopie, fino all’intero genere cyberpunk, una parte della cultura contemporanea affonda le proprie motivazioni nel piacere dell’annichilimento, e questo accade anche nel settore strettamente medico.
Mentre centri di ricerca trovano cure innovative e sempre più funzionanti ai principali mali del nuovo millennio (dalla demenza senile al cancro), allo stesso tempo altri centri di ricerca si adoperano per individuare nuove tipologie di agenti patogeni.
Si tratta di allarmismo o di semplice precauzione?
Tenendo conto che le odierne metropoli vedono una concentrazione di persone per chilometro quadrato senza precedenti nella storia, è chiaro che la ricerca svolge una importantissima azione preventiva.
Prevenire le infezioni: cosa fare
Prevenire le infezioni, preoccuparsi dell’igiene di un ambiente sono attività che svolgono una importanza fondamentale nella società odierna.
Se da un lato, infatti, è vero che i medicinali stanno permettendo di debellare pressoché qualsiasi patologia, d’altro canto è anche vero che non poche forme di vita batteriche stanno, negli anni, manifestando una sempre maggior resistenza agli agenti antibiotici.
La soluzione, pertanto, resta sempre e comunque quella di preoccuparsi di mantenere intorno a se stessi una buona condizione igienica, andando a prevenire la diffusione di batteri et similia.
Tenendo conto che uno dei principali mezzi con cui queste forme di vita microbiotiche si diffondono è proprio l’aria: mantenere aria pulita in un ambiente favorendone il ricambio costante anche in assenza di finestre, come in scantinati, garages o alcuni tipi di mansarde, dunque, è importante.
Ricambio di aria con ventilatori assiali
I ventilatori assiali, per via delle portate anche particolarmente estese e per la comodità di installazione, sono la soluzione ideale per favorire il ricambio di aria non solo nei grossi complessi industriali ma anche nelle abitazioni private.
Disponibili in numerose tipologie, dimensioni e fasce di prezzo, costituiscono una delle soluzioni predefinite quando si tratta di mantenere condizioni igieniche e di vivibilità accettabili in ambienti particolarmente umidi, come gli scantinati.
Adatti anche e soprattutto a quei luoghi in cui solitamente si lavora o ci si dedica agli hobbies, come i garages, i ventilatori assiali impediscono che i gas emanati da varie sostanze chimiche come vernici o combustibili possano inquinare l’aria.
Si tratta, infatti, di gas che, in elevate concentrazioni risultano essere tossici per l’uomo. Installare un sistema di ventilatori assiali, che si occupino di aspirare l’aria viziata degli interni e sostituirla con aria pulita proveniente dall’esterno, dunque, può rivelarsi non solo utile a mantenere condizioni igieniche accettabili, ma anche a evitare il logorio dei polmoni a causa di una costante e continua esposizione a gas tossici.
Se la principale preoccupazione è costituita dal rumore delle ventole, sul mercato sono disponibili anche versioni insonorizzate o comunque molto silenziose. Quello che, infatti, può apparire come un semplice settore di attrezzatura specialistica per le grosse industrie, da tempo si è aperto al grande pubblico.
