[textmarker color=”E63631″] ECONOMIA -[/textmarker] Si avvicina la fine del mercato tutelato per la luce e per il gas. Il regime che, da più di dieci anni ha affiancato la libera concorrenza accompagnando i consumatori italiani fuori dal monopolio, dal 1° luglio 2020 cesserà di esistere. Una fine inizialmente fissata al 2019 dalla legge 4 agosto 2017 n. 124 e procrastinata all’attuale data con il decreto Milleproroghe n. 91/2018.
Ora, però, sembra non ci sia speranza per un’ulteriore proroga, almeno secondo quanto sottolineato dal presidente Arera, Stefano Besseghini, in occasione della relazione annuale dell’Autorità (luglio 2019). Affinché la transizione alla completa liberalizzazione del mercato non si trasformi in un pasticcio, però, sarà necessario che il Governo fornisca rapidamente gli strumenti normativi adeguati e necessari per regolare il passaggio. Un provvedimento che interessa quel 60% circa di famiglie italiane che ancora non sono entrate nel mercato libero.
In attesa di vedere se il nuovo Governo riuscirà a inserire anche questa sfida nel proprio programma già fitto, come è possibile prepararsi alla fine del mercato tutelato della luce e del gas? Lo abbiamo chiesto agli esperti di Compara Semplice, il sito web per la comparazione delle tariffe del mercato libero.
Conoscere la differenza tra mercato libero e mercato tutelato
Il timore di entrare nel mercato libero viene principalmente dalla scarsa conoscenza delle differenze che sussistono tra le offerte dei due mercati. Non si tratta di una differenza che riguarda la qualità del prodotto (luce e gas), né la qualità della fornitura (le reti sono di proprietà del distributore locale). Ciò che cambia tra un venditore del mercato libero e uno del mercato tutelato è principalmente una voce di costo in bolletta: la spesa per la materia prima.
Mentre nel mercato tutelato il prezzo varia trimestralmente ed è fissato dall’Arera in funzione delle fluttuazioni dei mercati all’ingrosso (dunque è uguale per tutti i venditori), nel libero mercato tale tariffa viene fissata dai venditori secondo le logiche di competizione in regime di libera concorrenza.
Le altre famigerate voci di costo presenti in bolletta, che incidono per circa il 50% (luce) e 60% (gas) sul valore della bolletta della prima casa di una famiglia media, rimangono invariate per ogni consumatore servito in maggior tutela così come per ogni consumatore sul libero mercato. Facciamo riferimento alla spesa per il trasporto e la gestione del contatore, alla spesa per gli oneri di sistema e alle imposte.
Lato consumatore, il passaggio al mercato libero richiederà una maggiore attenzione alle forniture per le proprie utenze domestiche. Uno sforzo che si potrà trasformare in occasione di risparmio.
Con la fine del mercato tutelato, le famiglie italiane che vogliono risparmiare dovranno dire addio anche al concetto del fornitore luce e gas per sempre. Ci si dovrà muovere tra le migliori offerte esattamente come già si fa per le offerte di telefonia mobile o con le offerte dei supermercati.
Conoscere il proprio stile di consumo e le offerte luce e gas del mercato libero
Sapere quanto (e quando) si spende mediamente al mese e su base annua è fondamentale per prepararsi a confrontare le offerte del mercato libero. Quali sono i momenti di maggior assorbimento dell’energia elettrica? Se il consumo si concentra la sera e nei weekend, si può optare per un’offerta bioraria o multi oraria, altrimenti sarà il caso di scegliere una monoraria. Si può preferire un prezzo materia prima bloccato (solitamente per un anno), per mettersi al riparo dalle fluttuazioni al rialzo dei mercati, o il prezzo variabile, per sfruttare eventuali ribassi. Soprattutto, si possono cogliere le occasioni di usufruire di sconti in bolletta una tantum per abbattere sensibilmente le uscite mensili per le bollette di luce e gas.
E, una volta terminato il periodo promozionale? Arriva il momento di passare a un nuovo venditore.
Sul mercato libero, mobilità significa risparmio
Come si è detto, i consumatori che passano al mercato libero dovranno essere pronti a spostarsi da un’offerta all’altra con frequenza. Solitamente, i periodi promozionali (prezzo bloccato o sconto in bolletta) terminano dopo un anno di fornitura. Con l’ampliamento della concorrenza sul mercato libero, queste logiche potrebbero variare, ma il concetto rimarrebbe lo stesso. Al termine del periodo promozionale è consigliabile rivalutare le offerte luce e gas presenti sul mercato per capire se ve ne sono di più convenienti.
Per il confronto delle tariffe luce e gas comodamente da casa, si può fare riferimento a servizi dedicati, come il Portale Offerte dell’Arera o gli altri comparatori indipendenti.