[textmarker color=”E63631″]CINISELLO BALSAMO[/textmarker] – “Non seguo Facebook. Ho semplicemente detto a queste persone che non ritengo mio compito dare una benedizione agli animali: per quello esiste già la giornata di Sant’Antonio Abate. Ho anche ribadito che ci sono molti morti per i quali esprimere solidarietà, tra questi gli immigrati annegati in mare e chi muore ogni giorno a causa delle guerre. Questo è il mio pensiero”. Don Luciano Garlappi, parroco di Sant’Eusebio, parrocchia di periferia a Cinisello Balsamo, ha usato queste parole per commentare quello che, a sua insaputa, stava avvenendo sui social network.
Al sacerdote si era rivolta una cittadina che gli aveva chiesto una benedizione durante una manifestazione dedicata ai cani. Al rifiuto del prete è scattata la “pubblica gogna” sulla piazza virtuale di Facebook. Insulti, accuse e diversi commenti a sfondo razzista. Quasi 200 commenti in tutto, la discussione ha tenuto banco per giorni: il focus del discorso si è velocemente spostato sugli stranieri che sbarcano in Italia, come dalle parole del sacerdote.
Sfogliando tra i diversi post del gruppo “Sei di Cinisello se” si può ricostruire la discussione (cliccate qui per accedere alla pagina). “Da non credente non entro nel merito della decisione di non impartire la benedizione agli animali, ma mi sento di esprimere tutta la mia solidarietà a Don Luciano per gli insulti ricevuti. Ho avuto modo di leggere i commenti su facebook: tutto il malessere sociale di questo modo non può giustificare certi commenti razzisti, di chi mette la vita di un animale, per quanto importante, sopra quella di chi muore per guerra o affogato nel mare”, il commento dell’assessore alla Cultura, Andrea Catania.