[textmarker color=”E63631″]CINISELLO BALSAMO[/textmarker] – Altro importante finanziamento per il Comune di Cinisello Balsamo. E’ di questi giorni la notizia dell’approvazione da parte della Fondazione Cariplo del progetto “Inclusione sociale e disabilità: percorsi di sperimentazione del Budget di Salute”, che partirà nella prossima primavera e avrà durata triennale. Un finanziamento di 1,2milioni di euro a seguito della partecipazione al bando “Welfare di comunità e innovazione sociale”, promosso da Fondazione Cariplo, da parte di una cordata di realtà: Anffas Lombardia, Conferenza dei sindaci dell’Ambito e Azienda Sociale Insieme per il Sociale, in collaborazione con una rete di associazioni del mondo della disabilità e della società civile (Ledha, Anffas Nord Milano, Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, Cooperativa sociale Il Torpedone) con il supporto dei Dipartimenti di Sociologia dell’Università Bicocca e di Diritto pubblico dell’Università Statale di Milano.
“Siamo davvero orgogliosi di questo importante risultato premiato con una cifra consistente – ha commentato Gianfranca Duca, assessore alle Politiche Sociali -. Si tratta di una iniziativa che interesserà il territorio dei comuni di Cinisello Balsamo, Cusano Milanino, Bresso e Cormano, ma con una rilevanza regionale e nazionale: una sperimentazione che intende promuovere l’evoluzione del sistema di welfare sociale, favorendo la personalizzazione degli interventi e l’inclusione delle persone con disabilità”.
“L’attuale sistema dei servizi, infatti, sostiene un numero significativo di persone con disabilità e loro familiari, ma presenta ancora alcune criticità quali ad esempio la difficoltà di raggiungere le persone considerate meno ‘gravi’ e l’attenzione quasi esclusivamente di tipo assistenziale – spiega la Duca -. L’idea è quella di proporre un uso più flessibile delle risorse trasformando gli attuali costi sociosanitari in investimenti capaci di rispondere alla sfida dell’inclusione”.
Si punta soprattutto alla normalizzazione: “Il progetto coinvolgerà circa 150 persone. La logica è quella di andare oltre i servizi e di avere quindi i fondi per studiare progetti per ognuno di loro. Si va verso la normalizzazione della loro vita. Faccio un esempio concreto: anche le persone disabili hanno sogni e desideri, non solo di vita o professionali, ma magari anche per il loro tempo libero. Ecco, grazie a questi fondi potremo anche investire per cercare di accompagnarli nelle attività durante il loro tempo libero”.