[textmarker color=”E63631″]NORDMILANO[/textmarker] – Ora spetterà agli inquirenti ricostruire la trama di questa complessa vicenda internazionale. Quello che è certo, però, è che c’è un sottile filo rosso che lega l’attentato terroristico di Berlino e il Nordmilano.
Il primo “contatto” tra la Germania e il Nordmilano è rappresentato dal campion utilizzato dal Anis Amri per compiere la sua strage nel mercatino natalizio. Camion che era partito da Cinisello Balsamo, da una azienda di via Cantù, visitata nei giorni scorsi dalla Digos. Ci sono legami con il “ritorno” di Anis Amri a Sesto?
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Poi il fermo del terrorista a Sesto San Giovanni, alla stazione Fs, e la sua uccisione. Le domande a cui ora dovranno cercare di rispondere le indagini sono molte: cosa ci faceva Anis Amri a Sesto San Giovanni? Stava aspettando qualcuno? Aveva legami con il territorio, o meglio, ci sono cellule dell’Isis sul territorio del Nordmilano che erano pronte a coprire e accogliere il terrorista di Berlino?
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I cittadini poi si domandano, tra le altre cose, come mai un terrorista internazionale, ricercato dalla polizia di mezzo continente, sia stato capace di spostarsi quasi indisturbato in Europa e coprire un lungo tragitto, passando dalla Francia e arrivando poi a Milano. La sua corsa è “finita” a Sesto, dopo un controllo da parte di due agenti di polizia che hanno compiuto il loro dovere.