Gio. 18 Apr. 2024
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Cattivo Esempio: la Lega Nord vuole la censura dei manifesti

[textmarker color=”E63631″]CINISELLO BALSAMO[/textmarker] – Dopo il comunicato stampa firmato dal sindaco Siria Trezzi e dall’assessore alle Pari Opportunità, e dopo i commenti postati dai cittadini sulla pagina Facebook della Trezzi, arriva la replica del capogruppo della Lega Nord Giacomo Ghilardi che continua la sua battaglia contro la campagna “Cattivo Esempio”, pensata dal Comune contro la violenza sulle donne.

“Come Lega Nord non abbiamo assolutamente intenzione di soprassedere a tal simile campagna di comunicazione in quanto la consideriamo di cattivo gusto, offensiva e in particolar modo un pessimo esempio per bambini e ragazzi. L’amministrazione ha il dovere, per non dire l’obbligo, di lanciare alla cittadinanza messaggi che non inducano a denigrare le persone come la figura del padre, in questo specifico caso, all’interno della famiglia e agli occhi del proprio figlio. Il Comune, nella figura del Sindaco e dell’Assessore alle Pari Opportunità, con questi manifesti tende a generalizzare lo status di violenza attribuendolo a tutti indistintamente cosa che risulta essere inaccettabile”, dice Ghilardi che annuncia una mozione di censura.

“Ribadisco la necessità di ritirare immediatamente i manifesti presenti in città e in occasione della capigruppo di mercoledì presenterò una mozione urgente di censura nei confronti del sindaco in quanto, con questo tipo di comportamenti, riteniamo non sia più idonea a rappresentare un’amministrazione pubblica e i cittadini di Cinisello Balsamo”.

Tornano all’attacco anche gli associati di Papà Separati Lombardia: “La prima cittadina si ripara dietro la foglia di fico scrivendo di credere che nessun buon padre di famiglia si sentirà coinvolto da affermazioni che gli sono estranee. Nonostante i tentativi maldestri di celarsi, il presupposto ideologico della prima cittadina è chiaro: non tutti i padri sono violenti, ma tutti i violenti sono padri”, dicono dall’associazione definendo ancora una volta la campagna “infamante”.

 

 

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