[textmarker color=”E63631″]LOMBARDIA[/textmarker] – Gpl e gas Metano contro l’inquinamento. La Regione Lombardia ha decretato il potenziamento delle stazioni di servizio di carburanti “eco compatibili”, quale strategia per la riduzione dell’inquinamneto deul sterritorio. La modifica del programma di qualificazione e ammodernamento della rete di distribuzione dei carburanti prevede un potenziamento delle stazioni di servizio per Metano e Gpl con nuovi standard.
“Nonostante la Lombardia con 405 impianti Gpl e 152 di metano rappresenti già un’eccellenza nel panorama nazionale ed europeo, con questo provvedimento andiamo ad aumentare significativamente il numero di impianti di distribuzione che ogni anno si dotano di un prodotto ecocompatibile”, ha detto Mauro Parolini, assessore al Commercio, Turismo e Terziario di Regione Lombardia.
Di seguito le principali modifiche previste dalle modifiche al ‘Programma di qualificazione e ammodernamento della rete di distribuzione dei carburanti’, sul territorio regionale approvate oggi.
COMPITI DELLA GIUNTA – La Giunta regionale, tenendo conto delle distanze minime necessarie per ottenere una dotazione capillare sulla rete dei prodotti metano e Gpl, individua le aree di distribuzione dei prodotti a basso impatto ambientale sulle autostrade, sui raccordi autostradali e sulle tangenziali e, nelle principali aree urbane, i distributori di nuova apertura o in ristrutturazione, che dovranno dotarsi anche di erogatore di elettricità per veicoli elettrici.
IMPIANTI GPL – Al fine di assicurare un’adeguata ed equilibrata copertura del prodotto Gpl all’interno della rete distributiva dei carburanti sul territorio, per quanto concerne la rete stradale ordinaria, viene individuato, sulla base di dati ed analisi comparate a livello europeo, il numero minimo di impianti di distribuzione di Gpl in almeno un impianto ogni 16.800 abitanti.
IMPIANTI METANO – Il numero minimo di impianti di distribuzione del metano per autotrazione è stabilito nel numero di un impianto ogni 45 mila abitanti o frazione residua di 45 mila per ogni bacino in cui è diviso il territorio lombardo, sempre relativamente alla rete stradale ordinaria. Obiettivo, questo, già raggiunto da Regione Lombardia, considerata la presenza sul territorio regionale di 152 impianti per la distribuzione di metano.