[textmarker color=”E63631″]BRESSO[/textmarker] – Ha vinto una medaglia di bronzo alle Olimpiadi. E oggi ha deciso di dedicarsi all’insegnamento di quell’arte dell’inganno che lo ha reso famoso in tutto il mondo, cercando di trasmettere la sua passione e la sua bravura ai futuri campioni di domani.
Diego Confalonieri, terzo nella spada ai Giochi Olimpici di Pechino 2008 (nella gara a squadre) è un bressese doc. E da qualche anno ha fatto ritorno nella sua città per dedicarsi all’insegnamento della scherma nella società dove è cresciuto e dove ha deciso di spendere oggi le sue energie, la Scherma Bresso. La società ha da poco inaugurato la nuova palestra in via Silvio Pellico: quello è diventato il “covo” per un centinaio di atleti di tutte le età che hanno deciso di cimentarsi con la spada o il fioretto tra le mani.
“Abbiamo superato la quota dei 100 atleti iscritti e facciamo anche corsi di baby fence per i bambini di 4 anni”, spiega la presidente della società, Antonella Malugani.
Tra gli istruttori ovviamente spunta il nome di Diego, che oltre al Bronzo di Pechino ha nella sua bacheca anche un terzo posto nella spada i Mondiali del 2007 e, nello stesso anno, un titolo italiano. Confalonieri sta chiudendo la sua onorabile carriera e ha deciso di trasmettere tutte le sue competenze ai campioni di domani. “C’è tanto lavoro da fare, ma ci sono i presupposti per farlo bene – racconta Diego tra un allenamento e l’altro, alle prese con i giovani atleti del settore agonistico, dai 7 ai 22 anni -. Sono tornato in un certo senso a casa, anche se continuo a gareggiare a livello personale nei campionati assoluti con il Gruppo Sportivo dei Carabinieri”.
“E’ lo sport più bello del mondo per me – chiude il campione che l’anno prossimo sosterrà l’esame per diventare a tutti gli effetti maestro di scherma -. Perché è uno sport per tutti, anche per chi vuole farlo a livello amatoriale. E poi perché è una sfida continua con se stessi. La scherma è l’arte dell’inganno: ha in sé un po’ di filosofia, aiuta a pensare, a concentrarsi. E’ utile anche fuori dalla palestra perché l’autodisciplina che impone agli atleti serve anche a scuola come nella vita quotidiana”.
Per altre info sulla società e sui corsi guardate il sito www.schermabresso.it.