Ven. 19 Apr. 2024
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Cyber terrorismo islamista, ecco chi firma l’attacco nel Nordmilano

[textmarker color=”E63631″]CORMANO[/textmarker] – Si chiama AnonGhost la rete di hacker che firma il primo atto di cyber terrorismo messo a segno nel Nordmilano. Oggetto del sabotaggio informatico è stato il sito internet dell’istituto comprensivo Manzoni di Cormano, ancora in manutenzione.

LEGGI LA NOTIZIA: “Il sito della scuola Manzoni attaccato dagli hacker con scritte jihadiste”

L’attacco è avvenuto nella notte tra sabato e domenica. Tutti i link della pagina web della scuola sono stati reindirizzati a pagine inneggianti il jihad islamico, in particolare la lotta contro Israele per la liberazione della Palestina.

Hacker-1Nelle pagine figurano scritte in arabo e in inglese e foto anche molto forti di distruzione e sangue. In una si vede un bombardamento, in un’altra bambini feriti in un ospedale da campo. Proprio la presenza del simbolo di AnonGhost aveva fatto pensare che si trattasse di un attacco proveniente dall’estero, forse dalla Mauritania, paese di origine del fondatore del gruppo, Mauritania Attacker Admin.

Ma la rete di AnonGhost pare sia diffusa in molti paesi, almeno in 15, dall’Africa all’Europa. Gli hacker di questa affiliazione, che sottolineano l’estraneità da Anonymous, un’altra rete di pirati informatici, afferma di aver provocato solo nel 2013 almeno 3miliardi di danni al sistema informatico di Israele, che però ha smentito. Con la campagna OpIsrael, alla quale apparterrebbe anche l’attacco cormanese, AnonGhost si è posto l’obiettivo di distruggere Israele dalla rete di Internet.

Questo tipo di battaglia, con la quale i terroristi informatici vogliono affiancare Hamas con una lotta parallela nel mondo virtuale, si chiama Cyber Jihad. AnonGhost tuttavia la definisce “Cyber Resistenza” e si proclama “voce dei popoli dimenticati”.

[tabs title1=”Il messaggio” text1=”We are the sound of the forgotten people, the freedom fighter in the cyberworld and our main target is Sionisme and israhell, if you are asking why your website got hacked by us, its basically because we want to share our message and show the world who we are, we are not looking for fame but we have a goal to achieve we supporte all hackers teams and we supporte all the freedom mouvement in the world. #OpSaveAlAqsa decided , Expect us!” ]

Pochi giorni fa AnonGhost e la battaglia di OpIsrael, hanno anche preso di mira il sito delle Nazioni Unite e hackerato il sistema informatico del Bangladesh. Ma perché attaccare una scuola cormanese?

Una prima ipotesi aveva ricondotto l’attacco ad un equivoco: precisamente all’estensione .gov del sito scolastico che, soprattutto per uno straniero, potrebbe erroneamente suggerire che si tratti di un sito governativo.

In realtà la Polizia Postale e i Carabinieri che si stanno occupando del caso avrebbero in seconda analisi scartato questa ipotesi, propendendo per una provenienza italiana dell’attacco. I Carabinieri avrebbero anche ridimensionato la matrice islamista del sabotaggio, riconducendolo a un atto di pirateria informatica più generale. Rimane il fatto, però, che le pagine veicolano un preciso messaggio e riconducono la “mano” alla rete di AnonGhost.

Hacker-2

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