[textmarker color=”E63631″]CINISELLO BALSAMO[/textmarker] – Un anno alla guida di uno dei comuni più importanti ma altrettanto complessi del nostro territorio. Siria Trezzi racconta a Nordmilano24 i suoi primi 365 giorni da sindaco di Cinisello Balsamo tra le difficoltà nel tamponare le emergenze e una cittadinanza attenta e presente a tutto quello che riguarda la vita pubblica della città.
“Il punto principale di questo mio primo anno di mandato è di dover ragionare e quindi lavorare a due velocità – afferma il sindaco -. Da una parte ci ritroviamo a tamponare le emergenze a dare risposte subito e nell’immediato, soprattutto quando arrivano provvedimenti a pioggia dalle istituzioni superiori; Regione e Stato fanno presto ma poi sul territorio ci siamo noi delle amministrazioni locali a dover fare i conti con la realtà”.
Uno status di sempiterna allerta quasi da centometrista pronto allo scatto, che però impedisce di tenere alta l’attenzione sulla seconda velocità a cui fa menzione il sindaco che riguarda la programmazione. “Abbiamo redatto il bilancio a giugno, molti comuni lo faranno entro il 30 settembre ma la sostanza non cambia – precisa Trezzi -. Si tratta di un documento della durata di anni, così come tutti i piani legati al territorio che però vengono costantemente bloccati, portandoci così a lavorare ai margini, ai fianchi”.
Si tratta di guidare un carro con un cavallo da corsa da una parte e uno da soma dall’altra, districandosi in uno schizofrenico trotto quotidiano.
Ma se questa è la prima questione in cima alla lista del sindaco, non mancano gli aspetti positivi e, va da sé quelli negativi di questo primo anno di mandato.
“La cosa più bella, l’aspetto che dà forza e determinazione anche nelle situazioni difficili è la vicinanza dimostrata dall’associazionismo ma anche dai semplici cittadini – sottolinea Trezzi -. Soprattutto da quest’ultimi che spesso sono arrabbiati, perché il clima di difficoltà che viviamo fa arrabbiare ma che in realtà chiedono solo un po’ di considerazione, un po’ di ascolto. Elementi dei quali troppo spesso, come istituzioni, facciamo fatica a fornire, per via della mole di impegni giornalieri ma che invece fornisce sempre un’esperienza importante, fondamentale”.
Un grande rammarico c’è in questo primo anno da sindaco per Siria Trezzi.
E riguarda l’emergenza legata alla casa, al tema dell’abitare. “La casa è una delle urgenze più importanti, oltre a essere una problematicha che continua a crescere, con sfratti e situazioni di criticità – ammette il primo cittadino -. Purtroppo è un fardello ancora una volta lasciato solo sulle spalle dei comuni ma piani casa o sostegni all’affitto servono, ancora una volta, solo ad arginare il problema, non a risolverlo. Vorremmo avere invece risorse ma anche norme a disposizione”.
In un certo senso, anche il lavoro sull’alleggerimento della pressione fiscale è stato fatto “per dimostrare vicinanza alla cittadinanza, per dare un messaggio e dire: vi capiamo – conclude il sindaco -. Vogliamo però che sia un patto. Il lavoro fatto sulla Tasi ad esempio, per noi è un sacrificio importante, considerate anche le ultime decisioni del governo di non premiare i nostri sforzi. Chiediamo quindi che i cittadini contribuiscano, contrastando l’evasione fiscale e mantenendo le imposte applicate”.