[textmarker color=”E63631″]SESTO SAN GIOVANNI[/textmarker] – L’amministrazione comunale di Sesto San Giovanni ha reso noto che nei giorni scorsi 28 giovani sono stati denunciati dalla polizia locale. “Nei giorni scorsi è successo uno spiacevole episodio che ha avuti protagonisti alcuni ragazzi e la polizia locale e le forze dell’ordine intervenuti dopo una segnalazione dei cittadini. Una pattuglia della polizia locale veniva inviata, in tarda serata, in piazza della Resistenza sotto il palazzetto comunale in seguito a segnalazioni di disturbo della quiete pubblica”, inizia così il comunicato del Comune in cui viene comunicata la maxi denuncia.
“Qui trovavano una cinquantina di ragazzi che con forti grida arrecavano disturbo alla cittadinanza. Gli operanti cercavano di dissuadere i giovani e li invitavano ad allontanarsi. Uno dei ragazzi rispondeva all’invito della polizia locale sputando ripetutamente a terra mentre un altro aizzava il gruppo contro gli agenti insultandoli. Entrambi venivano quindi identificati e sanzionati. Durante la riconsegna dei documenti e del verbale gli operatori venivano accerchiati dalla comitiva che improvvisamente faceva esplodere un forte petardo alle spalle degli agenti. La tensione si è ovviamente alzata e gli operatori hanno dovuto ricorrere ai bastoni distanziatori e alla forza fisica per allontanare i ragazzi. Gli agenti a quel punto hanno chiamato la centrale operativa richiedendo supporto ma i ragazzi hanno continuato a inveire nei loro confronti, lanciando un secondo petardo sotto l’auto di servizio”, si legge ancora nella nota.
“I ragazzi si radunavano ancora nella piazza iniziando a gridare cori di insulti verso gli agenti (infami, bastardi e parolacce). A supporto arrivava la camionetta dell’esercito (in città per l’operazione Strade Sicure) e poi carabinieri e polizia di Stato. Veniva quindi perlustrata l’intera zona e venivano identificati 28 ragazzi (di età tra i 14 e i 20 anni, con 6 maggiorenni), tutti denunciati in base all’articolo 26 del regolamento di Polizia Urbana che prevede il divieto di compiere azioni che producono disturbo della quiete pubblica o della civile convivenza. Due ragazzi venivano denunciati anche per oltraggio e minacce”.