Sab. 18 Mag. 2024
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Addio a Imerio Massignan, l’angelo del Gavia

Nel giorno della partenza del 107/o Giro d’Italia il mondo del ciclismo piange Imerio Massignan, ‘l’angelo del Gavia’, morto stamani a 87 anni dopo un ricovero in ospedale a Novi Ligure (Alessandria). Originario di Valmarana (Vicenza), viveva da tempo a Silvano d’Orba. Massignan si guadagnò il soprannome quando, alla ventesima tappa del Giro del 1960, fu il primo corridore a transitare sul Gavia, mai toccato in precedenza dalla Corsa Rosa e che si rivelò durissimo da affrontare sia in salita che in discesa.

Massignan amava il Tour

Dopo la morte della moglie, Bice, viveva in paese con il figlio Raffaello. Lascia anche la figlia Alessia, un fratello e una sorella. I funerali saranno celebrati martedì 7 maggio
nella parrocchiale di Silvano.

Il successo nella tappa del Gavia, nel ’60, gli fu negato da quattro forature nella discesa del passo valtellinese, allora ancora su sterrato. Il successo di tappa andò a Gaul.  Numerose le imprese, meno le vittorie. Vinse una tappa del Tour 1961, sui Pirenei, a Superbagnères, sotto la neve, e nello stesso anno fu tra i pochissimi a non mettere piede a terra sul terribile Muro di Sormano, durante il Giro di Lombardia. Massignan fu secondo al Giro d’Italia 1962, a poco meno di 4 minuti dal vincitore Franco Balmamion, e poi settimo al Giro d’Italia 1963. Vinse una tappa alla Volta Ciclista a Catalunya e fu nono al Giro d’Italia. Due volte vincerà la classifica degli scalatori del Tour de France, la sua corsa più amata.

 

 

 

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