Bella ciao, fischi, ma anche qualche parola di troppo. Clima pesante oggi a Cinisello Balsamo quando il Sindaco, Giacomo Ghilardi, è intervenuto con il suo discorso durante l’intervento istituzionale in occasione delle celebrazioni del 25 Aprile. Le polemiche erano nate negli scorsi giorni quando l’amministrazione ha deciso le modalità di svolgimento della mattinata. “Oggi – recita un comunicato della maggioranza – abbiamo celebrato la Festa della Liberazione, 80 anni d’Italia e di italiani liberi dalla dittatura fascista e dall’occupazione tedesca. Oggi, come da 7 anni a questa parte, abbiamo deciso di festeggiare con spirito inclusivo coinvolgendo le associazioni del territorio in un’ottica di rispetto reciproco delle diverse sensibilità”.
25 aprile negato?
“Grandi assenti – prosegue la nota – i rappresentati dell’ANPI che potendo scegliere di contribuire alla realizzazione di una giornata di unione hanno preferito strumentalizzare questa ricorrenza, parlando addirittura di un 25 aprile negato.
Oggi è stata l’occasione per celebrare, ricordare e onorare tutti coloro, uomini e donne, che mossi dagli ideali di giustizia, libertà e democrazia hanno combattuto non solo per loro ma soprattutto per noi.
Oggi in tanti si sono riversati nella strade della città ma, purtroppo, non per tutti lo spirito era quello di unione ma bensì con l’intento di creare dissidi e contestazioni”.
“I partiti di sinistra e i centri sociali hanno volutamente posto in essere atteggiamenti altamente offensivi ed oltraggiosi non solo verso la persona del primo cittadino, il Sindaco Giacomo Ghilardi, ma soprattutto nei confronti di coloro che oggi chiamiamo eroi; fischi, urla, bandiere di partito e striscioni con simboli e messaggi per nulla adeguati e consoni allo spirito della giornata.
Le ripetute e volute interruzioni che si sono verificate durante il discorso tenuto dal Sindaco, avevano come unico fine quello di creare disgregazione, tensione e contrapposizione; se invece, questi soggetti si fossero fermati, anche un solo attimo, ad ascoltare avrebbero compreso che la storia, i sacrifici, gli ideali e la memoria sono parte di un bagaglio culturale che è di tutti noi e non proprietà esclusiva di qualcuno che si proclama custode della democrazia, ma che poi la offende con la propria condotta violenta e prevaricatrice”.
“Ringraziamo la gente comune – conclude la nota – la gente che non accecata dall’odio non si riempie la bocca di parole come fascismo e nazifascismo ma che ha scelto di esporre la bandiera tricolore, con orgoglio, perché la Liberazione è l’occasione per ribadire che ogni giorno ciascuno di noi può scegliere da che parte stare, facendosi guidare dai valori di libertà, uguaglianza, democrazia e giustizia, di rifiutare ogni forma di indifferenza e opporsi a chi semina odio e divisione”.
25 aprile a Cinisello Balsamo: fischi e insulti, il Sindaco contestato (GALLERIA)