Nella mattinata di lunedì 14 aprile Cusano Milanino ha reso omaggio ad Alfonsina Strada, unica donna a partecipare al Giro d’Italia maschile nel 1924. Lo ha fatto con una cerimonia semplice e solenne. L’amministrazione comunale ha infatti raccolto l’invito di Desirée De Rosa, moglie di Cristiano, e di Caterina Lamanna, presidente della Pro Loco, e ha apposto una targa, in ricordo della pioniera del ciclismo femminile che qui riposa. La targa, realizzata da Pedrazzini Onoranze Funebri di Cormano, indica la data di nascita e di morte, la ricorda con un’immagine e dà indicazione al visitatore di dove andare a trovarla nel cimitero.
Al gesto ha partecipato anche la nipote, Anna Maria Morini, figlia di Riccardo e sesta di sette figli che abitavano a Cusano: “Questo riconoscimento se lo merita, mentre quando era in vita mia zia veniva talvolta disprezzata perché correva assieme gli uomini. Ricordo quando partivo in bicicletta da Cusano e andavo a trovarla nel negozio di Milano in via Varesina. È stata una persona gentile, disponibile e sempre felice delle cose che faceva. I ragazzi si rivolgevano volentieri a lei quando avevano bisogno per sistemare e riparare la propria bicicletta. Alfonsina è stata anche una persona generosa. Durante la guerra aveva ospitato il fratello Riccardo – mio papà – e tutti noi nipoti in una casa lontana da Milano e dai pericoli”.

“Non so se Alfonsina volesse rivendicare un diritto femminista – ha ricordato la sindaca di Cusano, Carla Pessina, – ma certamente è stata una pioniera del diritto alla partecipazione attiva alla vita, sportiva e non solo. Ha dimostrato che, anche se difficile e con pesanti critiche ricevute, le donne possono farcela ed essere presenti, con tenacia, con caparbietà e con passione. È stato un esempio di tenacia, un modello di scelte coraggiose che possono guidare ancora oggi noi donne”.
In programma anche uno spettacolo su Gino Bartali
“Alfonsina ha rotto le convenzioni, si è confrontata con un mondo tutto al maschile, con uno sport, il ciclismo, duro e faticoso. Andare in bicicletta, pedalare con le gambe nude, indossare una maglietta, oggi rappresenta la normalità, ma ai primi del Novecento era uno scandalo”. Così Desirée De Rosa, nelle parole commosse dedicate ad Alfonsina e che ha fortemente voluto questo momento, promotrice nel mese di novembre anche di un altro evento: una pièce teatrale dedicata ad Alfonsina e interpretata da Federica Molteni. E il 31 maggio la storia del ciclismo sarà ancora al centro delle attenzioni: la stessa artista interpreterà una pièce dedicata a Gino Bartali.
Perché oggi Alfonsina riposa a Cusano Milanino? La pioniera del ciclismo femminile quando morì fu sepolta inizialmente nel cimitero di Bruzzano e poi, per iniziativa di un parente che abitava a Cusano, fu trasferita nel cimitero della cittadina alle porte di Milano.
Angelo De Lorenzi
Ad Alfonsina Strada una targa per ricordare la sua grandezza