Una targa, un ricordo, una festa. Mercoledì 5 giugno, in via Varesina 80, nel quartiere milanese di Villapizzone, è stato posto a ricordo di Alfonsina Strada, la pioniera del ciclismo, una targa rosa per ricordare a chiunque passi la sua straordinaria vicenda sportiva.
Alfonsina Strada Morini è stata l’unica donna ad aver corso con gli uomini due Giri di Lombardia (1917-1918) e un Giro d’Italia, nel 1924. Nella casa di ringhiera di via Varesina aprì il suo laboratorio officina. Alla festa è intervenuto anche chi, allora bambino, la conobbe: donna semplice fra persone semplici in un condominio popolare e popoloso.
Un giorno, il suo ultimo giorno, scese in strada, prese la moto, una moto Guzzi 500 Rossa, cercò di accenderla, tre volte, poi si sentì male. Era infarto. Chiamarono l’ambulanza, la portarono al Pronto Soccorso, ma non ci fu nulla da fare. Si mise in disparte della vita a 68 anni, forse ne avrebbe ancora avuto da raccontare: le corse, i sogni, i ricordi. Era il 13 settembre 1959, una domenica.
In una sera di inizio giugno il cortile di via Varesina 80 è stato il teatro di un giocoso ritrovarsi fra amici della bicicletta, curiosi e appassionati della gesta di Alfonsina.
Paola Piacentini di Radio Popolare ha intervistato Sivia Gottardi del “tandem” di Cicliste per caso, l’attrice Morena Faggiani ha offerto un assaggio di “Alfonsina con la A: l’incredibile storia di Alfonsina Strada”, lo spettacolo da lei ideato e interpreto. Poi c’era anche Morena Tartagni, ciclista pluripremiata, erede ideale di Alfonsina e che continua a voler fare la corridora.
Alfonsina nacque a Castelfranco Emilia, si trasferì a Torino con i genitori, poi abitò a Milano. Riposa nel piccolo cimitero di Cusano Milanino, in una zona tranquilla, alle porte del capoluogo lombardo.
Angelo De Lorenzi