Sab. 19 Apr. 2025
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Alaphilippe, vittoria e resurrezione a Fano nella12esima tappa del Giro

Impresa solitaria dell'ex campione del mondo che s'invola sui muri marchigiani. In fuga con Maestri, ha dato il colpo decisivo sullo strappo di Monte Giove

È rinato. Julian Alaphilippe, il due volte campione del mondo che dopo
una grave caduta alla Liegi-Bastogne-Liegi 2002 non era più tornato ai suoi livelli, ieri al Giro, sul traguardo di Fano, ha firmato una vittoria importante, alla sua maniera.
Julian è tornato nel gruppo dei migliori. Ci voleva l’Italia, i “muri” delle Marche, i paesaggi da cartolina, il mare, i borghi incantevoli, le stradine su e giù. Ci voleva tutto l’orgoglio e il talento rispolverato per un giorno. Povero Julian, ferocemente criticato dal suo team manager per i risultati che non arrivavano; Patrick Lefevere lo aveva accusato, insieme alla moglie, l’incantevole Marion Rousse, di essersi lasciato andare a troppe feste, alcool, vita mondana. Tutte accuse rimandate sdegnosamente al mittente dalla consorte, uno dei personaggi del ciclismo francese, ex ciclista, volto della tv e direttrice di corsa del Tour de France Femmes.
LouLou – questo il suo soprannome – ieri è tornato alla vittoria, a quasi un anno di distanza, da quel 5 giugno di un anno fa, al Giro del Delfinato. Lo ha fatto sfoderando la sua classe, andando all’attacco, come nei giorni migliori.

Alaphilippe
Lo scalatore Domenico Pozzovivo photo Ivan Benedetto/SprintCyclingAgency©2024

Maestri, eroe di giornata

Attivo fin dalla prima asperità di giornata, il due volte iridato prende il largo assieme a Mirco Maestri a parecchi chilometri dall’arrivo per poi staccarlo sull’ultimo durissimo muro dopo una bella cavalcata a due.
La tappa è movimentata sin dall’inizio da una fuga di coraggiosi. Fra di loro spiccano i profili di Affini, Trentin, Scaroni, Ganna, Quintana e, ancora, l’inossidabile Pozzovivo. Dopo un alternarsi di situazioni Alaphilippe e Maestri, un marcantonio di talento che finora non è ancora riuscito a raccogliere il giusto da quando è professionista, lasciano la compagnia. La coppia è perfetta, l’accordo di giornata proficuo. Il francese sfrutta la stazza del compagno di fuga e mette sul piatto il suo immenso talento. Sul muro più duro, nei chilometri finali, spicca il volo e riesce a non farsi raggiungere dal gruppetto di avversari che lo segue. L’impresa di Maestri si conclude a 11 chilometri e mezzo dall’arrivo, dopo 145 di fuga e con 47 secondi vantaggio sugli inseguitori. Piantato su un’arcigna parete marchigiana, poi inghiottito dal gruppetto degli inseguitori trova ancora le forze per giungere nono a un minuto e mezzo dal vincitore di giornata.

Classifica di giornata

ALAPHILIPPE Julian Soudal Quick-Step 04:07:44
2 NARVAEZ Jhonnatan INEOS Grenadiers + 31
3 HERMANS Quinten Alpecin-Deceuninck + 32
4 VALGREN Michael EF Education-EasyPost + 43
5 SCARONI Cristian Astana Qazaqstan Team + 43
6 TRENTIN Matteo Tudor Pro Cycling Team + 01:30
7 CLARKE Simon Israel-Premier Tech + 01:30
8 LEEMREIZE Gijs Team dsm-firmenich PostNL + 01:30
9 MAESTRI Mirco Team Polti Kometa + 01:30
10 THOMAS Benjamin Cofidis + 01:30

Classifica generale

1 POGACAR Tadej UAE Team Emirates 45:22:35
2 MARTINEZ Daniel BORA-hansgrohe + 02:40
3 THOMAS Geraint INEOS Grenadiers + 02:56
4 O’CONNOR Ben Decathlon AG2R La Mondiale Team + 03:39
5 TIBERI Antonio Bahrain Victorious + 04:27
6 BARDET Romain Team dsm-firmenich PostNL + 04:57
7 FORTUNATO Lorenzo Astana Qazaqstan Team + 05:19
8 ZANA Filippo Team Jayco-AlUla + 05:23
9 RUBIO Einer Movistar Team + 05:28
10 ARENSMAN Thymen INEOS Grenadiers + 05:52

Le pagelle

Alaphilippe: 10 e lode. Un Loulou ispirato, quello dei tempi migliori, vince e convince. Ci voleva l’Italia per farlo rinascere.
Mirco Maestri: 9. Voto alto per il corridore che ha contribuito al trionfo di Alaphilippe. Dopo essersi piantato sull’ultimo muro ha trovato comunque le forze per arrivare dignitosamente al traguardo.
Filippo Pozzovivo 9-: non molla, tira nel gruppetto degli inseguitori, si fa vedere davanti quando c’è una salita. Per sempre Pozzovivo.
Pogacar 8: ha finalmente capito che deve mettersi nella pancia del gruppo, lasciare l’iniziativa alle squadre avversarie e godersi il panorama. Se vuole vincere anche il Tour deve fare così.
Jhonatan Narvaez: la prima maglia rosa di Torino sta correndo un giro da protagonista.
Il paesaggio delle Marche: il percorso della dodicesima tappa è una meraviglia.
Angelo De Lorenzi

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