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Amici a 4 zampe in ufficio? L’Università Bicocca ammette i pets dei dipendenti

Per tutto il personale dell’Ateneo è possibile portare in ufficio il proprio cane o gatto. Gli accessi degli animali d’affezione sono disciplinati da un apposito regolamento: a partire dal possesso dei requisiti preliminari fino alla verifica della corretta gestione in un ambiente pubblico

Dispensatori di benessere, fidati compagni di vita e capaci di un amore incondizionato. I nostri amici a 4 zampe occupano sempre più spesso un ruolo importante nella nostra vita e i benefici che ne derivano sono molteplici, anche dal punto di vista lavorativo. Tant’è vero che in Italia si sta assistendo a un sempre maggiore interesse da parte delle aziende nel consentire il loro ingresso negli uffici insieme ai padroni. Una possibilità che è ormai prassi in Paesi come gli Stati Uniti, dove vi è stato modo di confermare i numerosi benefici derivanti dall’avere con sé il proprio peloso durante l’orario lavorativo. Benefici che non si circoscrivono al solo proprietario, bensì all’intero ufficio, con un benessere diffuso capace di migliorare la produttività e ridurre lo stress lavorativo.

Amici a 4 zampe al lavoro

Progressivamente questa nuova frontiera del lavoro in compagnia dei propri amici a 4 zampe si sta diffondendo anche in territorio milanese, con alcune iniziative sperimentali sia in ambito privato – come Unicredit che nella propria sede milanese di Gae Aulenti nel 2019 ha avviato il progetto pilota “Cani al lavoro” destinando un’area riservata accessibile su prenotazione e dotata di tutti i comfort per i quadrupedi dei dipendenti, giochi compresi – che nel settore della Pubblica Amministrazione (il Comune di Milano nel 2020 ha approvato il Regolamento per il benessere e la tutela degli animali che prevede la possibilità per i dipendenti di portare con se’ il proprio cane a Palazzo Marino). Aziende ed Enti pubblici milanesi – ma gli esempi non mancano anche in altre zone della Lombardia e non solo – che si aprono ad una vision pet friendly cogliendone le potenzialità per dipendenti ed ambiente circostante.

Proprio recentemente è stato il turno della Università Milano-Bicocca che ha ammesso i pet all’interno degli uffici dell’Ateneo, così da permettere ai propri dipendenti di lavorare fianco a fianco con i propri amici a 4 zampe. L’Ateneo milanese ha stilato un vero e proprio regolamento che disciplina punto per punto l’accesso degli animali d’affezione del personale all’interno degli ambienti universitari, consentendo a tutti i dipendenti – professori, ricercatori, personale tecnico amministrativo e bibliotecario – di portare con se’ sul luogo di lavoro il proprio cane o gatto.

L’accesso agli uffici per gli amici a 4 zampe è subordinato a precisi requisiti preliminari stabiliti dal regolamento stilato dall’Università milanese, indispensabili per poter far compagnia ai propri padroni sul posto di lavoro. Tra questi: il microchip identificativo; l’iscrizione all’Anagrafe degli Animali d’Affezione; il libretto sanitario; la certificazione delle profilassi vaccinali e dei trattamenti antiparassitari ed infine, la sottoscrizione di una polizza assicurativa che preveda la copertura per eventuali danni causati a persone o cose dall’animale. Inoltre, l’animale ospitato in Ateneo dal punto di vista comportamentale non dovrà avere problematiche come, per esempio, mostrare aggressività verso altri cani o persone. Dal punto di vista igienico-sanitario, per cani e gatti ospitati negli uffici i proprietari saranno tenuti ad avere con sé tutto il necessario per la loro cura.

L’accesso con i propri animali sarà però limitato ad alcune aree e non consentito in determinate zone dell’Ateneo. I pets non potranno accedere in tutti quegli uffici che prevedono un contatto diretto e continuativo con il pubblico, così come nelle aule e nei laboratori didattici, nelle aule studio, nelle sale conferenze e riunioni e in biblioteca. Divieto d’accesso anche negli spazi mensa e nelle aree destinate al coffee break e nei luoghi dove vengono rese prestazioni sanitarie ambulatoriali o strutture assimilabili.

I dipendenti potranno godere della compagnia del proprio amico a quattro zampe previa autorizzazione all’accesso del proprio dirigente e, nel caso di uffici condivisi, a questa deve essere aggiunto il consenso formale degli altri occupanti della stanza, come specificato nel regolamento entrato in vigore il 28 marzo 2024.

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