Mer. 09 Ott. 2024
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Sesto San Giovanni, c’è il via libera alla costituzione della Comunità Energetica Rinnovabile

Sesto San Giovanni comincia a muovere i primi passi verso la sostenibilità energetica incoraggiando la produzione e l’utilizzo di energia rinnovabile a livello locale. Il Consiglio comunale, nel corso dell’ultima seduta, ha infatti approvato la delibera che dà il via libera alla costituzione di una Comunità Energetica Rinnovabile, in gergo tecnico CER, una comunità che ruota attorno alla condivisione dell’energia prodotta e ad una gestione migliore di quella consumata.

 

La CER sarà gestita e controllata localmente ed avrà come obiettivo la produzione di energia da fonti rinnovabili riducendo al massimo gli sprechi energetici. “Abbiamo deciso di sviluppare una comunità energetica sul territorio di Sesto – ha spiegato il sindaco Roberto Di Stefano – per dimostrare come l’investimento in tecnologie pulite non sia solo benefico per l’ambiente, ma anche vantaggioso per la comunità intera”. I benefici saranno molteplici e non solo dal punto di vista ambientale: “I vantaggi si ripercuoteranno su tutta l’area – ha evidenziato il consigliere e capogruppo del Gruppo Misto – Noi Moderati, Gianmaria Vincelli, presentando la relazione di maggioranza in Consiglio -, contrastando così la povertà energetica e creando cultura ambientale e educazione sulla gestione e l’uso di energia elettrica nel rispetto delle normative europee”. Grazie poi ai meccanismi di rimborso di parte delle tariffe energetiche, i partecipanti alla CER potranno inoltre godere di benefici economici.

 

La delibera approvata delinea le fasi in cui si articolerà l’attuazione della CER. Il primo step prevede l’individuazione da parte degli uffici comunali delle aree di proprietà del Comune, così come gli immobili, sulle quali allocare gli impianti energetici alimentati da fonti rinnovabili, prevalentemente fotovoltaici. Una volta identificate queste aree, potranno partire i progetti pilota. Nello stesso tempo saranno avviati processi e procedimenti pubblici e partecipativi che coinvolgeranno imprese ed operatori economici ma anche enti del terzo settore e cittadini, attraverso i condomìni, rivolti alla raccolta di adesioni alla CER in qualità di produttori e/o consumatori. Stabilito poi il modello giuridico per la gestione della CER, un nuovo passaggio in Consiglio comunale dove dovrà esserne approvata la costituzione insieme alla progettazione di sviluppo degli impianti alimentati da fonti rinnovabili sulle aree pubbliche comunali. Infine, la CER dovrà essere presentata al GSE (Garante e promotore dello sviluppo sostenibile del Paese) che valuterà i requisiti di accesso ai benefici e potrà dare il via libera all’erogazione degli incentivi oltre che, su istanza dei soggetti interessati, verificare l’ammissibilità in via preliminare.

 

A cura di ogni CER la definizione delle modalità di ripartizione e di utilizzo e reinvestimento dei benefici economici ottenuti: “È chiaro che la previsione di reinvestimento in servizi alla collettività è premiante – ha sottolineato Vincelli – in quanto rispecchia le finalità di costituzione di una Comunità Energetica”.

 

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