Ven. 03 Mag. 2024
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Stufa a pellet: guida alla manutenzione

Conoscere i costi e le modalità di manutenzione delle stufe a pellet è utile non solo dal punto di vista pratico, ma anche sul piano economico: ne abbiamo parlato con gli specialisti di climamarket.it. Vale la pena di ricordare, inoltre, che per coloro che non eseguono la revisione annuale obbligatoria sono previste delle sanzioni. In base al DPR 74 del 2003, si applica una sanzione compresa fra i 500 e i 3mila euro nel caso in cui non venga fornito su richiesta il libretto, che è quello che al momento della revisione deve essere consegnato dal tecnico; lo stesso dicasi nell’ipotesi in cui la manutenzione annuale non venga effettuata rispettando le scadenze previste. Se la documentazione non viene rilasciata da un installatore, d’altro canto, è lui a rischiare una multa che può andare da un minimo di mille euro a un massimo di 6mila. Chi non esegue la manutenzione obbligatoria della propria stufa a pellet, quindi, si espone al rischio di sanzioni piuttosto pesanti, e inoltre può mettere a repentaglio il corretto funzionamento del dispositivo, con danni alla sicurezza e all’ambiente.

Dove acquistare la stufa a pellet

Certo è che la manutenzione di una stufa a pellet è tanto meno impegnativa quanto maggiore è la qualità del dispositivo con cui si ha a che fare. Per essere certi di comprare un prodotto affidabile conviene fare riferimento a climamarket.it, store online specializzato nella vendita non solo di stufe, ma anche di pompe di calore, di climatizzatori e di molti altri articoli termosanitari. Esperienza e professionalità sono i tratti peculiari di questo e-commerce, che assicura ai propri clienti anche un servizio di assistenza puntuale e completo.

Manutenzione di una stufa a pellet: i costi

La manutenzione di una stufa a pellet deve essere considerata una prestazione che deve essere svolta da un professionista; sono le tariffe che lo specialista applica, quindi, a definire i costi della revisione obbligatoria tutti gli anni. In linea di massima, il costo della manutenzione annuale si aggira sugli 80 euro nel caso di interventi di base; invece, in presenza di controlli approfonditi, comprensivi della manutenzione della canna fumaria, la spesa può andare da un minimo di 150 euro a un massimo di 200. La spesa è destinata ad aumentare in presenza di malfunzionamenti a causa dei quali sono necessari degli interventi specifici. È evidente, pertanto, che i costi di manutenzione per una stufa a pellet sono più bassi se si sceglie un modello privo di canna fumaria: si tratta, infatti, di un sistema di riscaldamento che ha il triplice pregio di essere ecosostenibile, economico ed ecologico. È vero che l’investimento di partenza è un po’ più elevato, ma in ogni caso un modello senza canna fumaria necessita di interventi di pulizia meno dispendiosi, più veloci e dunque più convenienti.

La periodicità della revisione obbligatoria

Chi usa una stufa a pellet per scaldare la propria abitazione si deve rivolgere a un tecnico specializzato per provvedere alla revisione obbligatoria. È necessario effettuare la manutenzione straordinaria una volta all’anno: l’intervento è utile sia perché garantisce il corretto funzionamento della stufa, sia perché è sinonimo di sicurezza. Anche la manutenzione straordinaria va affidata a un tecnico specializzato. Ma in che cosa consistono di preciso le operazioni di pulizia di una manutenzione straordinaria? Non solo la pulizia della canna fumaria, ma anche l’eliminazione dei residui che si trovano nelle parti più interne del dispositivo, il controllo dei componenti elettronici, la verifica dell’emissione dei fumi e il monitoraggio della tenuta delle guarnizioni.

Come si pulisce una stufa a pellet

Si può eseguire in autonomia, invece, la manutenzione ordinaria della stufa, che consiste in sostanza nella sua pulizia. È opportuno controllare almeno una volta ogni tre giorni il braciere e il focolare, tenendo presente che la frequenza varia a seconda di come la stufa viene usata. Quando si pulisce il dispositivo, è essenziale che esso sia spento e quindi freddo; ci si può avvalere dei kit dedicati, che consentono di eliminare i residui e le ceneri a causa delle quali potrebbe non essere garantito il necessario afflusso di aria all’interno della camera di combustione. Occorre anche lavare il vetro, ma questa operazione può essere effettuata con una frequenza inferiore.

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