Mer. 15 Mag. 2024
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Vingegaard al Tour versione killer stende gli avversari

Una prestazione stratosferica del danese nella cronometro Combloux rischia di mettere la parola fine alla classifica della Grande Boucle

Due fenomeni. Il Tour de France 2023 vive della sfida fra due corridori: Jonas Vingegaard e Tadej Pogačar, che sono giganti rispetto agli avversari. Ma ieri, nella crono di Combloux, il danese ha inflitto il ko al suo diretto avversario rischiando di uccidere la gara. Un colpo clamoroso, inatteso, durissimo. Anche a occhio nudo, dando un’occhiata alla gara, è stata lampante la superiorità del danese. La bici sembrava sfilarsi dal corridore per la potenza. Una potenza di muscoli bestiale, esplosiva, come se il corpo uscisse dall’anima del corridore. Vingegaard ha stritolato Pogačar infliggendogli un distacco di 1’38. Wout Van Aert, non il signor Brambilla che scala il Ghisallo alla domenica, ha beccato 1’13. Al termine della gara. Re Pescatore sembrava distrutto, massacrato dal suo stesso sforzo. Ha dato tutto. Pogačar arrancava già in gara, eppure è andato forte, ma le ha prese comunque e di santa ragione.

Dal mercato del pesce alla gloria della Grande Boucle

La media tenuta da Vingegaard, 41,2 km all’ora, su un percorso micidiale che comprendeva salite, non è facile da spiegare e ai tecnici sembra molto superiore alla tabella più ottimistica. Il corridore, di suo, ha dei valori di base eccezionali. Il danese avrebbe il 2° VO2max (il massimo volume di ossigeno consumato per minuto) più alto mai registrato e conosciuto/condiviso tra tutti gli atleti di di qualsiasi sport. Anche se il dato risale a qualche anno fa (fonte Cyclingtakes Media), sarebbe ancora attendibile e potrebbe essere stato persino migliorato grazie all’allenamento. Il corridore è stato scoperto dalla sua squadra, la Jumbo, grazie alla piattaforma di Strava. Prima di dedicarsi completamente al ciclismo fino al 2018 lavorava al mattino nel mercato del pesce di Hillerslev, con mamma e papà. Sfilettava orate, salmoni e merluzzi mentre al pomeriggio si allenava.

Ciccone sogna la maglia a pois

Per gli italiani c’è poca gloria in questo Tour. Corsa anonima nelle retrovie, e qualche comparsa nelle fughe a esaurimento. Per il momento ci si deve “accontentare” di Giulio Ciccone, in corsa per la maglia a pois (esteticamente ridicola) di miglior scalatore, che comunque rimane una classifica prestigiosa. Ieri si è concentrato esclusivamente sulla Côte de Domancy, ha fatto segnare il miglior tempo e ha conquistato i punti in palio per il Gpm. Operazione compiuta, maglia a pois che resta sulle sue spalle e da domani l’abruzzese dovrà andare a caccia di punti importanti.

Angelo De Lorenzi

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