Nei giorni degli esami di maturità, oltre a tracce e statistiche su ammessi e non, i riflettori si accendono anche sul tema della denatalità che tra un decennio porterà ad un sensibile abbassamento del numero di studenti e alla conseguente chiusura di numerosi istituti scolastici.
Ne ha parlato il ministro dell’Istruzione e del merito, Giuseppe Valditara, evidenziando come tra 10 anni si passerà dai 7,4 milioni di studenti del 2021 a poco più di 6 milioni, al ritmo di 110-120mila ragazzi in meno ogni anno con ripercussioni sulla tenuta delle scuole. La rivista specializzata Tuttoscuola, basandosi su dati ufficiali pubblicati sul sito del ministero dell’Istruzione e del merito, ha posto l’accento su un trend già in atto che ha visto la chiusura, nell’ultimo decennio, di oltre 2.600 scuole solo nel segmento infanzia e primaria, ovvero relative agli alunni della fascia d’età 3-11 anni. E altre 1.200 scuole, tra statali e paritarie, si stima possano chiudere entro i prossimi 5 anni.
Dati che rispecchiano il calo demografico che vede crollare le nascite e la popolazione farsi sempre più anziana senza un adeguato ricambio generazionale, analizzato recentemente dalla rivista The Economist. Nell’approfondimento dell’autorevole testata d’oltremanica viene evidenziato come il fenomeno interessi trasversalmente tutto il mondo, non più solo i paesi occidentali ma anche le nazioni più popolose come Cina e India e presto potrebbe estendersi anche all’Africa subsahariana.
Diminuiscono gli arrivi dei bambini dagli altri Comuni
In questa cornice si inserisce anche il Comune di Cormano che non fa eccezione, come confermano i dati ricavati dagli uffici comunali. Non solo diminuiscono i bambini registrati negli atti di nascita del Comune (si passa dai 187 del 2014 ai 142 del 2022), ma calano fortemente anche gli arrivi di bambini nati in altri comuni e registrati come residenti a Cormano. Qui il calo è drammatico, passando dai 294 del 2014 ai 157 del 2022. “Confrontando il delta tra i due dati, ovvero la differenza tra i bambini presenti nei registri di stato civile del Comune e quelli che sono arrivati provenienti da altri comuni o dall’estero, è evidente dunque che anche i movimenti di persone subiscono un’importante modifica – spiegano dal Comune -. Le dinamiche in questo caso possono essere anche legate alla presenza o meno di nuovi insediamenti abitativi, che presumibilmente accolgono anche famiglie di nuova formazione, come ugualmente importanti sono i flussi di persone in arrivo sul territorio comunale provenienti da altre città o nazioni o che viceversa lasciano Cormano per trasferirsi altrove”.
Di fatto però, quale che sia la ragione, i numeri dicono che come in tutta Italia e nel mondo il calo demografico è un tema cruciale che andrà affrontato ai più alti livelli e dovrà necessariamente rientrare nelle riflessioni di Governi e istituzioni.
