Sab. 04 Mag. 2024
HomeBreaking NewsCinisello Balsamo, "Stop alle polemiche, rilanciamo le periferie"

Cinisello Balsamo, “Stop alle polemiche, rilanciamo le periferie”

I quartieri periferici di Cinisello Balsamo sono al centro del dibattito politico locale alla vigilia delle elezioni amministrative di domenica 14 e lunedì 15 maggio. L’impegno dell’attuale amministrazione non manca, ma parecchie sono le cose ancora da migliorare.

Positivo, per esempio, è il raddoppio dello sportello Coffee, nato nel 2020, con l’apertura di una nuova sede nel quartiere Sant’Eusebio. Si tratta di uno spazio dedicato a cittadini e famiglie inaugurato in via Alberto da Giussano 3/c dove si potrà ricevere supporto nella ricerca del lavoro, imparare a gestire correttamente il budget familiare, gestire in modo autonomo pratiche, prenotazioni e pagamenti online verso enti pubblici e sanitari.

“Da anni manca un servizio bancomat a S. Eusebio”

Un’iniziativa lodevole, poi però a S. Eusebio manca da anni un punto di prelievo bancomat, un servizio  essenziale per il quartiere. Possibile che nessun istituto di credito, oppure le Poste Italiane, prenda a cuore questo bisogno?

Più infuocato pare il dibattito al quartiere Crocetta dove, nei giorni scorsi, oltre un centinaio di cittadini cinisellesi hanno gremito il salone dell’Oratorio San Pietro Martire: qui  il parroco, don Alberto, ha ospitato un incontro che vista l’alta richiesta degli abitanti, si rendeva necessario. Si è trattato di uno dei diversi incontri programmati per condividere gli obiettivi del Progetto Entangled con i diversi destinatari e attori, seguito a quelli già realizzati con gli inquilini dell’immobile di Aler di via Friuli, la Consulta della Scuola e la Commissione territorio.

Come riporta La Città, “Abbattere la Scuola Anna Frank, un’eccellenza per il quartiere,  – aveva detto Marco Abbate, Presidente del neonato Coordinamento Crocetta -, abbattere il Consultorio, servizio fondamentale per il quartiere, spostare il centro Icaro, non si sa bene dove, porta i servizi fuori dal quartiere e non dentro come è invece ora”, “Tutto ciò – aveva aggiunto Abbate – renderebbe il quartiere meno sicuro perché svuotato di persone e di servizi e  significa fare tutto ciò che serve per condannare il quartiere a essere un ghetto: togliere servizi, togliere socialità”. Tante le preoccupazioni emerse dagli abitanti del quartiere Crocetta che non sono disposti a rinunciare ai servizi attuali.

Il sindaco Giacomo Ghilardi, intervenuto alla serata – come scrive sempre La Città, ha ribadito di essere ancora nella fase partecipativa del progetto e  ha confermato di aver preso l’impegno e di “essersi reso disponibile a incontrare tutte insieme le rappresentanze per individuare una soluzione condivisa, in particolar modo sulla scuola Anna Frank. Ho quindi consigliato al Comitato Coordinamento Crocetta di accreditarsi ufficialmente come soggetto di fatto al fine di stilare insieme un protocollo, poter avviare il confronto in maniera formale e mettere nero su bianco le decisioni da prendere”.

Critiche su ciò che sta accadendo in Crocetta sono arrivate anche da alcune forze politiche: “Il progetto dell’amministrazione comunale di abbattere la prestigiosa scuola pubblica montessoriana Anna Frank del quartiere Crocetta per realizzare al suo posto un giardino pubblico, l’eliminazione del centro di aggregazione giovanile senza l’indicazione di una nuova destinazione e l’abbattimento del Centro anziani di Via Friuli, è un evidente utilizzo poco ponderato dei soldi pubblici, –  dichiara Gaetano Petronio, candidato al Consiglio Comunale per Alleanza Verdi Sinistra a Cinisello Balsamo   – dove la parola d’ordine non è riqualificazione, ma distruzione e negazione dei valori di integrazione , dei valori sociali e culturali di un quartiere storico di Cinisello Balsamo ”.

“Creiamo un think tank per le periferie”

“Le periferie andrebbero rilanciate – spiega IssaTallawi – considerandole alle stregua di ponte e raccordo con Milano nel caso della Crocetta – da una parte – e la Brianza per quanto riguarda S. Eusebio. Va bene conservare il ricordo, la memoria storica di queste aree cittadine, ma occorre andare oltre: valorizzare il presente, fatto di feste locali, ma allo stesso tempo pensare a progetti nuovi, innovativi. Qualche esempio? S. Eusebio è un quartiere green, attorniato dal verde. Perché non realizzare una ciclo stazione con tanto di bici a noleggio, visite nel parco e alle bellezze storiche artistiche del territorio con guide specializzate?”.

“Ci si potrebbe incontrare con gli abitanti del quartiere per discutere e far emergere qualche nuova idee per rilanciare questi quartieri; un think tank per le periferie, ecco ciò che ci vorrebbe”.

“La messa a sistema del nuovo Hub a S. Eusebio, che dispensa alimentari alle associazioni caritatevoli – conclude Issa – va in questa direzione; non è facile far cooperare diverse realtà associative, ma quando si riesce il risultato è un grande passo avanti e primi beneficiari saranno i residenti del quartiere, che avranno una possibilità di ripartire e di mettersi in gioco!”.

 

 

 

ARTICOLI CORRELATI