Si chiamerà Dimora Mimosa e ospiterà mamme con bambini in situazione di grave emergenza per avviarle verso un percorso di autonomia. Sarà questa la nuova vocazione di un appartamento confiscato alla mafia, deliberata dalla giunta, che ha così concluso l’iter avviato dal Comune facendo seguito alla manifestazione d’interesse per la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata.
Un gesto concreto che arriva a pochi giorni dalla celebrazione della Giornata Nazionale in Memoria e dell’Impegno in Ricordo delle Vittime Innocenti delle mafie celebrata lo scorso 21 marzo. Nello specifico di tratta di un progetto sociale abitativo temporaneo a favore di nuclei familiari in situazioni di grave emergenza composti da mamma – bambino/i, reso possibile grazie anche al contributo di Regione Lombardia a cui il Comune ha potuto accedere grazie ad un apposito bando che ha consentito di coprire parte delle spese.
“L’obiettivo è quello di accompagnare il nucleo fragile verso una consapevolezza di tutte le risorse della persona a partire dalle proprie capacità, competenze e disponibilità al fine di ridare dignità al soggetto e accompagnarlo verso un percorso di autonomia – spiega l’assessore ai Servizi Sociali Cinzia Gatto -. Ringraziamo gli uffici per l’energia ed il tempo profusi e tutti gli enti caritativi che hanno collaborato alla buona riuscita del progetto che abbiamo deciso di battezzare Dimora Mimosa.”
