Per il vicesindaco di Cinisello Balsamo Giuseppe Berlino è stata sicuramente una vittoria personale: 1200 voti in città alle Regionali 2023 sono un risultato importante, però insufficiente per essere eletto al Pirellone. Sulla non elezione del vicesindaco hanno contato diversi fattori, come raccontato anche nell’intervista. Il salto non c’è stato, ma il pragmatismo della politica suggerisce di guardare il bicchiere mezzo pieno, piuttosto che rimuginare su una sconfitta, perché lo sguardo, l’orizzonte, è ormai rivolto verso il prossimo appuntamento elettorale; le Amministrative.
Ci siamo sentiti prima delle elezioni regionali e c’era in lei un po’ di titubanza a candidarsi, poi è maturata la convinzione di giocarsela sino in fondo. L’abbiamo vista impegnata in un’azione politica come si faceva un tempo; sulla strada, incontrando la gente e investendo nei rapporti con le persone. Il risultato è arrivato, ma i voti non sono stati sufficienti per entrare in Consiglio Regionale. Come l’ha presa? E come giudica il risultato conseguito?
Intanto ringrazio tutti i cittadini e tutti gli elettori che mi hanno dato fiducia. Negli ultimi trent’anni non mi risulta ci siano stati altri candidati che abbiano preso tante preferenze in città come è successo a me in questa tornata elettorale. Di questo devo ringraziare gli elettori, i tanti amici, i sostenitori e gli iscritti al partito che mi hanno sostenuto dandomi fiducia e attestando che il lavoro svolto in questi anni, prima come consigliere comunale dal 1999, poi nel ruolo di vicesindaco dal 2018, è stato apprezzato. Rispetto al risultato finale non posso che essere molto soddisfatto per quanto è successo a Cinisello Balsamo, un po’ meno per quanto è accaduto fuori dalla nostra città, dove ho comunque recuperato ben 800 consensi; sommati però alle 1200 preferenze provenienti dal nostro Comune, non mi hanno consentito di raggiungere le prime posizioni fra i candidati del mio partito.
Sperava quindi di raccogliere un numero maggiore di voti?
Sapevo che per avere qualche chance occorreva attestarsi fra i 2500 e i 3000 voti. Ne sono arrivati 2000. Non posso recriminare nulla rispetto al lavoro fatto in città. Probabilmente avrei dovuto investire più tempo in campagna elettorale anche fuori dal nostro comune, ma questo non è stato possibile perché ho appreso di essere candidato in Regione Lombardia solo a due giorni dalla presentazione delle liste. In un mese credo di aver compiuto un miracolo. Anche il budget a disposizione non era lo stesso di quello di altri candidati che hanno cominciato mesi prima la campagna elettorale. Avrei voluto anch’io avere la certezza della candidatura mesi prima per avere più tempo a disposizione da destinare fuori dai confini di Cinisello Balsamo e andare a intercettare quelle preferenze che avrebbero fatto la differenza. In ogni caso il successo cittadino mi riempie in ogni caso di gioia e gli attestati di stima ricevuti anche dai rappresentanti cittadini del centro sinistra, sono per me motivo di orgoglio.
Chi l’ha votata?
Partivo dal supposto che nel settembre dello scorso anno alle Politiche Fratelli d’Italia avesse recuperato ben 7000 voti. Ovviamente quei voti erano dovuti all’effetto Giorgia Meloni, che ha intercettato gran parte dell’elettorato anche giovanile; una categoria di elettori che non si è vista in occasione delle Regionali. Mi dispiace constatarlo essendo stato ai seggi. Ho visto pochi giovani andare a votare. Questa è stata un’elezione poco sentita, poco conosciuta. Ai mercati e nelle piazze ho incontrato cittadini che non sapevano nemmeno che si dovesse votare e addirittura dove. È mancata l’informazione.
Forse c’è stato anche un certo scollamento, una disaffezione, fra le persone e la stessa politica?
Esatto. Ho provato a pensare che molti avessero dato il massimo prima e qualcuno sia arrivato un po’ svuotato al recente appuntamento elettorale. Questo mi dispiace. Tutti ci lamentiamo della sanità e poi in una elezione importante, chiamati a scegliere la guida della Regione Lombardia, la gente non va a votare. È questo che mi spiace. Tornando alla domanda di prima: chi mi ha votato? Posso dire che io partivo già dal mio consenso personale del 2018. È evidente che questi cinque anni, con il lavoro sul territorio in qualità di vicesindaco e con le deleghe ottenute, sono stati importanti per allacciare nuovi rapporti e ottenere fiducia anche in coloro che ho conosciuto in questo percorso e che hanno apprezzato il mio impegno.
Ora voltiamo pagina. Dopo aver metabolizzato risultati e fatiche delle Regionali adesso lo sguardo è rivolto alle Comunali.
Per quanto mi riguarda mi sono detto: mi prendo 24 ore di pausa, ma dal giorno dopo ero già insieme al mio sindaco a stilare le prossime iniziative e a fare un programma per affrontare la prossima campagna elettorale amministrativa.
Con quale spirito intende impegnarsi nel nostro territorio?
Prima delle elezioni regionali ho detto che qualunque fosse stato l’esito io sarei stato al fianco del sindaco sostenendolo al massimo, cosa che evidentemente farò e mi sarei comportato allo stesso modo anche se fossi stato eletto in Regione. Dobbiamo confermare il buon lavoro fatto. La campagna elettorale per me continua.
Quali sono i progetti a cui tiene di più insieme alla Giunta?
Vorremmo sicuramente mettere a tema la nuova piazza Gramsci, cosa che non siamo ancora riusciti a fare per ragioni che molti cittadini conoscono per via di contenziosi che sono venuti a termine nel periodo in cui siamo stati eletti: parliamo degli oltre 5 milioni di debiti fuori bilancio per cause in essere con le vecchie amministrazioni. Quindi crediamo di ripartire questa volta con dei bilanci a posto, con situazioni finanziarie in regola per mettere mano a progetti importanti. Abbiamo una dozzina di opere già finanziate e che vedranno la luce nei prossimi anni come il Palazzetto, il parco della Pace, l’illuminazione pubblica, le due ciclabili che stanno per essere realizzate, il nuovo polo dell’infanzia che ha avuto il benestare definitivo, i campi Padel nell’area esterna della piscina Paganelli gestito dalla società sportiva Asd Asa e l’area feste. Stanno arrivando a termine molti progetti: si tratta di un buon risultato considerando che siamo stati rallentati per due anni e mezzo a causa della pandemia.
a cura di Angelo De Lorenzi