Sab. 27 Apr. 2024
HomeAttualitàAmministrazioni condominiali a Milano, la gestione tradizionale incontra il nuovo corso

Amministrazioni condominiali a Milano, la gestione tradizionale incontra il nuovo corso

Nella gestione degli immobili in comproprietà, l’amministratore rappresenta la figura di riferimento per tutti gli affari condominiali; la sua presenza è stabilita, per legge, come obbligatoria nel caso in cui i condomini siano più di otto.
L’importanza del ruolo che riveste, specie negli edifici con molti inquilini, tipici delle grandi città metropolitane, è rimarcata dal carattere imperativo delle disposizioni che regolano i poteri e gli adempimenti attribuiti a questo professionista.

Vita di condominio in una grande città: ruoli consolidati e sinergie obbligate

La più classica delle figure collegabili all’esistenza del condominio negli edifici è quella dell’amministratore, oggi rintracciabile sempre più di frequente, data la parabola crescente della quantità di immobili, che includono numerosi appartamenti, abitati da altrettanto numerosi inquilini.
Dopo essere stato nominato dall’assemblea, l’amministratore inizia subito a svolgere il suo ruolo di rappresentanza, che gli permette anche di agire con poteri decisionali sulle questioni che riguardano le parti comuni dell’edificio.
È di tutta evidenza come l’importanza di una corretta ed efficiente amministrazione cresca in maniera direttamente proporzionale alla grandezza del condominio da gestire, come è altrettanto chiaro che si tratta di un fattore attualmente sempre più rilevante, specialmente nelle grandi città come Milano.
Il ruolo gestionale e operativo svolto dall’amministratore prevede una serie di attività essenziali per la vita del condominio e comprende anche la risoluzione di eventuali divergenze tra condomini.
In questo senso, CB Amministrazioni, studio professionale che si occupa di amministrazioni condominiali a Milano, svolge la sua attività utilizzando le skills che derivano dall’uso sinergico dell’esperienza trentennale nel settore e di altri componenti, come il costante aggiornamento delle procedure e la conoscenza delle più nuove disposizioni di legge. CB amministrazioni opera anche a Torino.

Le competenze (in evoluzione) dell’amministratore di condominio

Nel corso del tempo, la figura dell’amministratore di condominio non ha subito modifiche formali di rilevo, mantenendosi nell’ambito di una gestione che, sebbene vasta e articolata, riguarda sostanzialmente la normale tipologia di affari condominiali (come gestire le parti comuni dell’edificio, riscuotere le quote dovute dagli inquilini, erogare le spese per il mantenimento dei servizi condominiali, redigere annualmente il bilancio consuntivo).
Nella sostanza, però, le competenze dell’amministratore si sono necessariamente arricchite con l’implementazione di nuove attività, come quella riguardante la realizzazione degli interventi previsti dalle agevolazioni fiscali e di quelle in materia edilizia, assumendo talvolta il ruolo di direttore dei lavori.
Il ruolo attivo di esecuzione delle opere è comunque sempre preceduto da quello informativo, che l’amministratore è tenuto a svolgere sia a livello personale per una questione di aggiornamento delle conoscenze, sia nei confronti dei condomini, suggerendo loro i lavori da eseguire e le modalità di esecuzione degli stessi.
In particolare, l’amministratore si attiva perché il condominio concorra all’erogazione degli incentivi governativi e delle agevolazioni edilizie (per esempio, il Superbonus 110%): a questo scopo, convoca l’assemblea dei condomini per illustrare le opportunità e i vantaggi delle misure considerate, nonché le procedure da seguire in caso di adesione, richiedendo la consulenza tecnica, fiscale o legale di altri professionisti.

Gli scenari futuri dell’amministrazione condominiale

Il sovraffollamento delle grandi città ha favorito la nascita dei grandi condomini, mentre la società moderna ha fatto il resto, creando una realtà complessa che trasforma l’amministratore di un edificio in una sorta di “arbitro”delle dispute condominiali, con più compiti e più responsabilità rispetto al passato.
Il cambiamento – già in atto da qualche tempo – riguarda direttamente il professionista, che assume una forma mentis manageriale e si adegua alle nuove competenze, utilizzando procedure di gestione moderne e strumenti tecnologici inediti, come gli schermi interattivi.
Ma non solo: cambia anche la struttura degli studi di amministrazione condominiale, che diventano sempre più grandi e utilizzano più capitali finanziari e intellettuali, prendendosi maggior cura del proprio cliente e offrendo veri e propri servizi, uscendo dallo schema costruito sull’adesione alle regole e sulla mera applicazione delle norme.

ARTICOLI CORRELATI