Gio. 25 Apr. 2024
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EGO International, l’export di Milano riparte dalle fiere

In ripresa il sistema fieristico del polo milanese, con un programma di 30 manifestazioni che rappresentano un segno tangibile ed evidente di un’economia che sta riprendendo quota

Riparte finalmente il sistema fieristico del polo milanese, con un programma di 30 manifestazioni che rappresentano un segno tangibile ed evidente di un’economia in ripresa.

Secondo quanto rilevato durante il convegno Milano Torna Fiera organizzato dalla Fondazione Fiera Milano un rapido ritorno alla normalità sembra ora possibile grazie al coinvolgimento di oltre 200.00 imprese.

Il sistema fieristico italiano è da sempre, secondo le opinioni delle istituzioni e delle compagnie di settore, un supporto fondamentale per l’internazionalizzazione delle imprese: soltanto nell’ultimo biennio si sono registrati fatturati superiori ai 17,5 miliardi di euro di export per le aziende espositrici, mentre per le aziende italiane i guadagni sono stati di 46,5 miliardi.

I dati e i commenti degli esperti

I numeri evidenziati nelle recensioni di EGOInternational, compagnia attiva nella consulenza di impresa e nei servizi di internazionalizzazione, riguardano in particolare il settore del mobile, ritenuto uno degli elementi strategici del Made in Italy. L’opinione della compagnia di Rimini è, infatti, che negli ultimi anni l’Italia abbia contribuito da sola al 30% delle esportazioni di mobili nella zona euro, evidenziando ampi margini di crescita del settore per gli anni a venire.

Una previsione che EGO International ha espresso in una delle recensioni riportate nel suo sito ufficiale (www.egointernational.it), rimarcando l’importanza dell’export e dell’internazionalizzazione per le aziende di arredo italiane. I dati registrati fanno infatti pensare che il comparto possa offrire tanto in termini di internazionalizzazione alle piccole e medie imprese: il settore dell’arredamento e del design d’interni italiano – stando alle opinioni di EGO International – con i giusti strumenti di promozione può rendere e garantire innumerevoli opportunità di business con l’estero.

I mercati più interessanti emersi dalle recensioni riportate periodicamente nel blog ufficiale della compagnia sono stati Francia, Germania, Stati Uniti e Cina.

Per ampliare le vendite all’estero, tuttavia, è indispensabile diversificare il più possibile le attività e ampliare la gamma dei servizi offerti: l’opinione di EGOInternational trova riscontro nelle azioni intraprese dalle istituzioni, che hanno messo in campo a tale scopo misure economiche funzionali al rilancio dei quartieri fieristici lombardi.

I finanziamenti erogati puntano a fornire un sostegno economico che possa aiutare le PMI del territorio lombardo e rilanciare in maniera strutturale il proprio modello di business.

In particolare la misura sarà rivolta ai proprietari o gestori dei quartieri fieristici riconosciuti di livello internazionale, nazionale e regionale, nello specifico a quelli che hanno subito un calo di almeno il 30% del fatturato rispetto all’anno precedente.

I numeri sembrano confermare le recensioni degli esperti di EGO International e quanto espresso dai vertici della politica: a livello nazionale la ricaduta del sistema fieristico viene quantificata in termini economici sui 23,2 miliardi di euro mentre 8,3 miliardi è il ricavo stimato a livello locale da Fiera Milano, con un contributo totale al Pil generato dalle vendite fieristiche che si attesta mediamente intorno a 60 miliardi di euro.

Le opinioni positive espresse sul sistema fieristico si riferiscono in particolar modo al valore che esso rappresenta per le politiche industriali del nostro Paese, con ricadute importanti per i territori in cui si svolgono i singoli eventi.

Il bilancio dei dati emersi dalle diverse recensioni degli esperti rimarca dunque il buon stato di salute di un settore oggi considerato come una filiera economica integrata, capace di creare un flusso di prodotti di alto valore per il design e l’innovazione: ma è soprattutto la sua forte propensione verso l’estero a confermare il ruolo centrale delle aziende italiane nella promozione internazionale del Made in Italy.

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