Mar. 19 Mar. 2024
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Investire in fondi in Africa? Ecco alcune idee

Il continente africano spesso viene snobbato per via di una serie di contesti socio-economici molto rischiosi. Ma, nell’ultimo decennio, l’Africa ha fatto grandi miglioramenti e dispone di risorse che possono fruttare molto bene.

Vediamo in quali paesi e su cosa investire.

Perché investire in Africa

le risorse naturali abbondanti: oro, petrolio, diamanti, platino, uranio, manganese e cobalto
infrastrutture migliorate
• un’elevata popolazione
• la situazione economica sta crescendo
• paesi forti come Cina ed Emirati stanno investendo

Dove investire in Africa?

La parte Nord e quella orientale sembrano le meno consigliate, a parte la zona del Magreb. Gli asset allocation e le industrie presenti sono molto simili.
Interessanti, invece, sono le prospettive offerte dalla zona del Sud e quella appunto mediterranea.

Nello specifico le Nazioni più appetibili sembrano essere:

• Sudafrica
• Algeria
• Egitto
• Libia
• Mauritania
• Marocco
• Tunisia

Il Sudafrica è ricco di oro, platino e diamanti, mentre la parte più vicino all’Italia è ben nota per abbondanza di “petrolio nero” e per i crescenti scambi finanziari e commerciali.

Che settore scegliere per investimenti africani?

Dalla generalizzazione alla specifica dei settori ecco dove puntare.

Il settore agricolo è ben indicato per la quantità di manodopera presente e per l’abbondanza smisurata delle terre coltivabili. Non va dimenticata anche la conversione delle risorse idriche per la coltivazione dei campi agricoli. Se l’Antica Terra saprà modificare le proprie terre in terrazzamenti agricoli, l’idea di investire in Africa potrebbe essere foriero di guadagni.

In questo caso si potrebbe guardare a Paesi come Uganda ed Etiopia.

Il settore tecnologico, che certo non è al pari del Vecchio Continente e degli USA, potrebbe essere guardato dai fondisti, specie se il tech in futuro verrà applicato all’agricoltura. Un esempio può essere l’innovazione di piattaforme web di share economy che offrono ai propri iscritti la possibilità di acquistare e vendere raccolti, semi e fertilizzanti.

L’energia elettrica potrebbe diventare un settore di investment, se i paesi africani sapranno portarsi avanti rispetto alle potenzialità delle energie rinnovabili. Specialmente quelle solari che possono essere favorite da temperature sempre alte.

Nel settore delle infrastrutture le scelte sono più limitate e vanno circostanziate solo ad alcuni stati come il Sudafrica e il Marocco che stanno progredendo in urbanizzazione e comunication technology.

In questo ambito meglio accantonare idee di espansione finanziaria, invece, in paesi come la Libia, l’Angola e la Guinea, dove c’è invece carenza e la stessa permane da più di dieci anni.

Settore invece in crescita è il commercio al dettaglio. Fra l’altro con tassi anche impressionanti. Prima di muovere i propri fondi o qualche pacchetto degli stessi in questo settore occorre, però, un’analisi appurata su i tassi di crescita, sviluppo demografico, urbano e potere d’acquisto.

In conclusione ci sono certamente possibili sviluppi futuri buoni e altrettanti rischi a puntare sul continente africano. Forse è meglio guardare con maggior interesse a fondi europei o francesi come CARMIGNAC SÉCURITÉ “A” EUR ACC di CARMIGNAC GESTION, codice ISIN fr0010149120. Per lo meno il rischio è nettamente minore.

 

 

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