Sab. 20 Apr. 2024
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Cormano, vendita Punto Salute. Magistro: “Già nelle intenzioni del Pd, ma senza alternativa”

Mancano ormai pochi giorni al 2 marzo, data in cui avrà luogo l’asta pubblica nella quale sarà messo in vendita l’immobile di via Gramsci 44, meglio noto come Punto Salute. Lo annunciano con preoccupazione i dem cormanesi, prendendo atto di una “decisione per noi incomprensibile – scrivono in una nota – Soprattutto in questo momento dove, tra gli esperti, prevale l’opportunità di decentrare i presidi medici per garantire una migliore copertura e un più sicuro sistema assistenziale”.

Aggiungiamo inoltre che allo stato attuale – proseguono – , seppur sollecitato proprio dai nostri consiglieri, non c’è nessuna dichiarazione pubblica per un’eventuale alternativa per il quartiere di Molinazzo, sempre più dimenticato tra mille promesse smentite poi dai fatti”.

Bisogna però fare qualche passo indietro nel tempo, di circa un decennio, quando è nato il Punto Salute come supporto alla farmacia comunale – la multiservizi – che era sorta con l’obiettivo di offrire al territorio dei servizi a carattere socio-sanitario, come il trasporto per persone con disabilità e prelievi, oltre a poter fungere anche da presidio sanitario, dal momento che la città di Cormano risulta scoperta sotto questo profilo. “Idealmente e soprattutto inizialmente aveva una sua logica – spiega il sindaco Luigi Magistro (nella foto) – una farmacia comunale con un punto sanitario che prevedeva all’interno anche gli ambulatori dei medici di base, una scelta strategica che poteva fungere anche da volano per la stessa farmacia”. Poi le cose sono cambiate: “Lo stesso PD nel 2014 ha venduto la farmacia comunale e il Punto Salute si è svuotato di servizi perché anche la multiservizi, sempre per volere del Pd, è andata in liquidazione e ha cessato di erogare alcuni servizi sanitari quindi, di fatto, è rimasto soltanto il poliambulatorio per i medici di base”. Con accanto una farmacia privata.

Uno spazio lontano dalla sua vocazione iniziale, oltretutto oneroso per la collettività: “Oggi ci troviamo a sostenere dei costi per non avere un servizio adeguato rispetto alla spesa che sosteniamo – prosegue Magistro – Il Punto Salute costa oggi all’Amministrazione circa 58mila euro, di cui solo 24mila vengono recuperati dall’affitto che pagano i medici di base, mentre i restanti 34mila euro rimangono in carico all’ente”. C’è anche un problema di equità e correttezza nei confronti degli altri medici di base nelle motivazioni che hanno portato l’Amministrazione alla decisione di alienare l’immobile di via Gramsci.

Da non trascurare un altro elemento che, secondo il sindaco Magistro, rende inspiegabile la polemica innescata dal Pd circa la vendita del Punto Salute: “Nel 2018 lo stesso sindaco di allora fece fare una perizia sulla vendita, che è quella che ho utilizzato come base per definire l’importo – spiega –, fare battaglia politica su un presidio che hanno affossato loro è ridicolo. La vendita era già nelle loro intenzioni, ma senza pensare all’alternativa”.

Cosa sulla quale l’Amministrazione è già al lavoro, come promesso ai cittadini in campagna elettorale: “Quando dico che aumenteremo e svilupperemo il Punto Salute non è detto che debba essere necessariamente in via Gramsci – conclude Magistro –. Attualmente stiamo vagliando due opzioni (per ora top secret, ndr) per creare un presidio sanitario vero e proprio, aperto a tutta la cittadinanza, dove ci sia assistenza sanitaria e, considerata l’emergenza Covid, spero sia concretamente fattibile l’inserimento di un presidio di guardia medica, di cui Cormano è sprovvista. Questo è l’obiettivo al quale stiamo lavorando, ben diverso da quel Punto Salute che cercano a tutti i costi di difendere”. Magistro ha poi tenuto a precisare che il quartiere non rimarrà scoperto nell’eventualità che il Punto Salute, una volta acquistato, venga destinato ad altro genere di attività diversa dal poliambulatorio, assicurando che i medici di base rimarranno a servizio dei cormanesi lì dove si trovano i loro pazienti.

Di Micol Mulè

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