Ven. 26 Apr. 2024
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Sesto San Giovanni, scoperti “i furbetti del reddito di cittadinanza”, percettori stranieri non più sul territorio

Il reddito di cittadinanza era nato per aiutare chi aveva bisogno di lavorare, invece si è rivelato uno strumento utilizzato da molti furbetti che vogliono incassare soldi senza fare nulla”. Non usa mezzi termini il sindaco Roberto Di Stefano a proposito della misura bandiera del Movimento 5 Stelle, alla luce dei primi risultati delle adesioni dei percettori del sussidio ai colloqui psicoattitudinali per svolgere i progetti di utilità collettiva. “Certo, non tutti fanno così – aggiunge – ma in molti se ne approfittano, sottraendo risorse a chi davvero ne ha bisogno, con la complicità anche del governo”.

In città, tra i primi 48 percettori del reddito di cittadinanza chiamati dal Comune per i colloqui psicoattitudinali, 30 hanno aderito ai progetti di utilità collettiva messi a punto dall’amministrazione mentre 18 non hanno risposto o non si sono resi disponibili. “Praticamente il 38% delle persone contattate. Ho verificato personalmente i fascicoli di ognuno – spiega Di Stefano – si tratta principalmente di stranieri che non sono più sul nostro territorio nazionale e sono spariti, ma intanto hanno preso il sussidio per mesi. Altri ancora ci rispondono che non possono venire perché impegnati e vorrebbero l’appuntamento fuori dall’orario di lavoro. È palese che questo 38% sottrae risorse a chi ne ha veramente bisogno”.

Da qui la segnalazione agli organi competenti per interrompere immediatamente il loro sussidio. “Immaginiamoci in tutta Italia quanti soggetti se ne approfittano per prendere soldi senza fare nulla, con la complicità di un governo assolutamente incapace. Vorrei rivolgermi a queste persone – chiude Di Stefano –: ricordatevi che in questo modo non state fregando solo la legge, state anche togliendo risorse a chi ne ha veramente bisogno”.

A Sesto San Giovanni i primi percettori del reddito di cittadinanza hanno iniziato a ricevere il sussidio a luglio 2019, ma la piattaforma GEPI necessaria per l’attivazione dei progetti utili alla collettività (PUC, ndr) è stata attivata dal Governo oltre un anno dopo, nel settembre 2020. Nel frattempo il Comune ha provveduto a stilare questi progetti, che prevedono, tra gli altri, la raccolta delle foglie, il supporto fuori dalle scuole e dal punto tampone drive-in per garantire il distanziamento sociale, la sistemazione degli archivi, fino alla pulizia dei giardini.

 

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