Ven. 26 Apr. 2024
HomeAttualitàCinisello Balsamo: aumento Irpef, non a tutti piace

Cinisello Balsamo: aumento Irpef, non a tutti piace

[textmarker color=”E63631″] CINISELLO BALSAMO -[/textmarker] Il bilancio di previsione del Comune di Cinisello Balsamo per il triennio 2020-2023 approdato in Consiglio Comunale è stato definito dallo stesso sindaco, Giacomo Ghilardi, “di guerra”, sia perché arriva all’indomani dell’emergenza sanitaria Covid 19, sia perché è chiamato a scontare un debito fuori bilancio da 5,5 milioni causato dalla sentenza che vedeva il Comune contrapposto alla società di trasporto Caronte.

In estrema sintesi potremmo dire che il documento prevede l’aumento Irpef per tutti e una riduzione della tassa rifiuti, soprattutto per i commercianti.

La novità che non mancherà di destare polemiche è l’aumento dell’Irpef. Immediata, per esempio, la reazione di Luigi Andrea Vavassori, capogruppo M5S al Consiglio Comunale: “Dalla presentazione del bilancio – fa sapere in un nota – risulta che la Giunta Ghilardi, per coprire il buco di bilancio di 5.565.313€ causato dalla sentenza del Lodo Caronte, ha deciso di aumentare l’addizionale Irpef portandola al massimo consentito dell’8 per mille e togliendo tutte le esenzioni. In campagna elettorale il punto 8 del loro programma era meno tasse, ma ora con il bilancio 2020 fanno l’opposto aumentando l’Irpef, che costerà a tutti i cittadini circa 2.000.000€”.

“Quello che indigna il M5S – aggiunge Vavassori – è che tolgono perfino le esenzioni per i redditi più bassi (pensionati, lavoratori precari ecc…) e così i circa 19.000 cittadini che avendo un reddito inferiore ai 15.000€ finora non pagavano l’addizionale Irpef avranno una batosta economica che costerà loro circa 1.000.000€ !”

“Ma quello che è assurdo – rileva il capogruppo M5S – è che non si è voluto modificare le aliquote Imu che rimangono invariate. Ricordiamo che l’Imu è una tassa sulle proprietà immobiliari ma che l’abitazione principale e le pertinenze sono esenti da tale tassa”.

“Il M5S proporrà di tassare le aree edificabili della nostra città – conclude Vavassori – visto che da sette anni non si è costruito nulla, e che i proprietari di tali aree non sono certamente tra i cittadini più poveri della città”.

 

ARTICOLI CORRELATI