Ven. 13 Set. 2024
HomeAttualitàRsa a Cinisello Balsamo, Siria Trezzi: "E' stata commessa un’ingiustizia nei confronti...

Rsa a Cinisello Balsamo, Siria Trezzi: “E’ stata commessa un’ingiustizia nei confronti degli anziani”

[textmarker color=”E63631″] CINISELLO BALSAMO -[/textmarker] Siria Trezzi, ex sindaco del Comune di Cinisello Balsamo nella passata legislatura, affida a un post dalla sua pagina Facebook, il suo personale “sfogo” rispetto alla situazione che si è venuta a creare nelle Rsa della Lombardia, e in particolare della situazione locale dove operano diverse strutture, come Residenza del Sole, Casa Gesù Maestro, Fondazione Ricovero Martinelli e Polo Geriatrico.

Proprio nei giorni scorsi il Sindaco di Cinisello Balsamo Giacomo Ghilardi e i Presidenti delle quattro residenze sanitarie assistenziali della città, hanno scritto al Prefetto per chiedere ad Ats un coordinamento per la gestione, evidenziando anche alcune criticità. (A sinistra, la facciata della Residenza del Sole). 

Da rilevare anche l’intervento apparso oggi su Il Giorno del presidente del consorzio ‘Il Sole’ Roberto Imberti che ha rotto il silenzio di giorni tra i gestori delle strutture, denunciando sull’argomento la completa assenza delle autorità sanitarie.

Pacato nei toni l’intervento della Trezzi, ma non manca pure la denuncia della situazione in cui ci siamo venuti a trovare e di cui non conosciamo ancora i contorni precisi: “In genere io non parlo delle mie vicende personali, per scelta. Però questa volta ci tengo a dire qualcosa su una questione personale. Mia mamma è ricoverata in una Rsa in cui si sono registrati alcuni casi di Covid 19. Non vi dico che sto bene. Non sto bene, perché quando penso che possa ammalarsi che non possa vederla, che possa succederle qualche cosa e non può nemmeno essere assistita che è lì in solitudine, non sto bene. Ma come non sto bene io, non staranno bene nemmeno tantissimi altri familiari in questo periodo.

Io credo che sia stata commessa un’ingiustizia nei confronti di questi anziani. Ci riempiamo sempre di parole retoriche su questi anziani che con il loro sacrificio e il loro lavoro hanno costruito il nostro mondo, che ci hanno aiutato a stare bene e che sono la nostra memoria. Ci riempiamo di parole retoriche quando è la festa dei nonni.
Io credo che di questi anziani bisogna ricordarsene sempre e in questa occasione in cui sono stati più fragili non ce ne siamo ricordati. Le strutture comunitarie, le Rsa, le residenze per disabili, e comunità, le carceri, non potevano fare l’isolamento. Non si può dire: “State a casa”. Non sono loro che hanno portato il virus. Siamo stati noi che entrando lo abbiamo portato. Ma non noi, tutti gli operatori che per forza devono entrare per assisterli. Lì l’isolamento non esisteva. Allora bisognava proteggerli fin da subito. Non si poteva pensare che andasse bene per fatalità. Io non ci sto a pensare che era ineluttabile. Non ci sto neanche a pensare che forse sarebbe andato tutto bene. Era prevedibile, molto prevedibile.

E allora davvero credo che sia stata commessa un’ingiustizia nei confronti di questi anziani.

Non sappiamo quanti anziani siano morti nelle Rsa per Covid. Lo sapremo, forse, dopo. Ma nel frattempo io credo che una riflessione su questa cosa debba essere fatta. Non voglio trovare colpe e responsabilità. Voglio però pensare che quando ci si trova dinanzi a un’ingiustizia, l’idea comunque di proteggere le persone fragili, sempre, chiunque esse siano, è un dovere, è un dovere dell’Amministrazione, è un dovere delle istituzioni, è un dovere morale.

Io non penso che Giulio Gallera che io conosco, sia un cinico e che sia anche uno sprovveduto, penso però che non sia stata valutata la questione. E penso che, su questa vicenda, una volta per tutte, un po’ di chiarezza si debba fare”.

ARTICOLI CORRELATI