[textmarker color=”E63631″] CINISELLO BALSAMO -[/textmarker] Il MUFOCO è salvo, almeno per ora, grazie a Triennale e MIBACT che continueranno a fornire il sostegno economico al Museo di Fotografia in attesa di una sua ridefinizione che coinvolga anche Regione Lombardia. Così assicura il Ministro Dario Francheschini, a renderlo noto un comunicato del Pd cinisellese che però sottolinea il “silenzio colpevole” della Giunta sul futuro del MUFOCO, che non avrebbe messo in risalto la notizia e nemmeno risposto all’interrogazione nel merito presentata dalle opposizioni lo scorso 11 novembre in Consiglio Comunale.
Nel maggio 2018 la chiusura della nuova governance del MUFOCO, con l’ingresso di Triennale e l’impegno diretto del Ministero, avevano aperto lo spiraglio a prospettive di rilancio. Poi la battuta d’arresto con il cambio di interlocutori a livello nazionale e l’allarme dei sindacati lo scorso agosto.
Ora con l’intervento del Ministero la possibilità che si apra un nuovo spazio di discussione appare concreta e il Pd cittadino insieme alla lista Cinisello Balsamo Civica attendono le iniziative che verranno messe in campo da Regione Lombardia e Comune. “Nell’ultimo anno e mezzo abbiamo assistito al silenzio del Sindaco che, pur partecipando, lui o l’assessore alla cultura, alle diverse iniziative promosse sul territorio dal Museo, non ha mai detto una parola su quanto stava succedendo o ha fatto capire che opinione avesse”, denunciano i rispettivi capigruppo Andrea Catania e Gianfranca Duca augurandosi che “Ghilardi da Sindaco si sia reso conto del patrimonio che il Mufoco rappresenta e della necessità di rilanciarlo”.
Da parte sua il primo cittadino in un’intervista rilasciata alla nostra testata ne aveva riconosciuto il valore e la necessità di puntare su una sua valorizzazione: “È stata presentata come una proposta innovativa nel panorama nazionale, ma non ha mai goduto di tale rilevanza – aveva dichiarato Ghilardi – I Sindaci che mi hanno preceduto hanno cercato partner per valorizzare questa risorsa, ma non ci sono mai riusciti”. In quell’occasione il Sindaco aveva anche comunicato il lavoro che dietro le quinte sta portando avanti l’Amministrazione, rendendo noto l’incontro che ha visto al tavolo insieme al comune di Cinisello Balsamo, Regione, Triennale e Città Metropolitana per porre la questione del futuro del Museo di Fotografia, dichiarando inoltre di escluderne la chiusura.
L’apertura a Cinisello Balsamo anziché a Milano del MUFOCO, primo e unico museo pubblico di fotografia in Italia, secondo l’opposizione ha aiutato la città a conquistarsi un ruolo e un’immagine tra le città innovative e promotrici di cultura a livello internazionale: “Voleva essere la concretizzazione di un’idea di città e una sfida per un nuovo modello di sviluppo dell’area metropolitana: per crescere, sia sul piano culturale che economico, il sistema Milano deve avere luoghi di eccellenza non solo nella città capoluogo ma anche nelle periferie e nell’hinterland” proseguono Andrea Catania e Gianfranca Duca, sottolineando che la chiusura del Museo sarebbe un duro colpo alle opportunità culturali per i cittadini e all’immagine stessa della città, con il rischio di diventare sempre meno attrattiva per imprese, abitanti e giovani.
“In considerazione dell’investimento economico che il Comune ha garantito negli anni, riadattando gli spazi di Villa Ghirlanda e conservando il patrimonio fotografico, qualunque scelta organizzativa futura dovrà comunque prevedere il mantenimento su Cinisello Balsamo della sede istituzionale del Museo, dell’archivio e di una seria programmazione di iniziative culturali e didattiche” concludono i due capigruppo, aggiungendo che “Su questo argomento, è necessario che si apra un confronto “bipartisan” in Consiglio Comunale e che la cittadinanza venga informata”.