[textmarker color=”E63631″] DA SAPERE – [/textmarker] casa non è certamente un passaggio facile. Anche se si vive in un semplice bilocale, tutti i piccoli pezzi di vita che abbiamo accumulato nelle scansie e negli armadi possono davvero essere inimmaginabili, e il primo pensiero, ovviamente, è quello di organizzare gli scatoloni per il trasloco. Ma trasferirsi altrove non vuol dire solo spostarsi portandosi dietro tutta la roba che si è stati capaci di accumulare, ma anche affrontare tutte le incombenze relative, che siano burocratiche o meno. Vediamo quindi velocemente quali sono e come devono essere affrontate
Cambio di residenza
La prima cosa a cui bisogna pensare è comunicare al Comune nel quale ci si trasferisce il nostro arrivo e, di conseguenza, cambiare la propria residenza. Basta andare presso l’ufficio comunale più vicino e riempire il modulo con la richiesta. Sarà la Polizia Municipale, entro il termine dei 45 giorni, a verificare l’effettivo trasferimento. A questo punto lo si potrà comunicare anche all’Agenzia delle Entrate per ricevere a casa le varie comunicazioni.
Utenze luce e gas
Altra incombenza fondamentale è il cambio delle utenze dalla vecchia casa alla nuova. In questo caso però bisogna porre molta attenzione alle procedure perché, ad esempio, se il precedente inquilino ha disdetto il contratto prima del vostro arrivo non si tratta più di voltura, o di allaccio, ma di subentro. In ogni caso, tutte le differenze e le istruzioni relative alle varie procedure si possono anche trovare online, come avviene ad esempio nella pagina dedicata al subentro gas vivigas, che spiega nel dettaglio di cosa si tratta, come effettuarlo e gli eventuali costi. Ovviamente, i medesimi passaggi devono essere effettuati anche per la luce, ponendo le medesime attenzioni al tipo di contratto e alla documentazione che si deve presentare alle apposite autorità.
Telefono
Sia che la linea telefonica venga utilizzata per la telefonia fissa, sia che sia dedicata solamente alla navigazione Internet, bisogna avvisare il gestore affinché effettui il trasferimento. A questo punto verrà disconnessa la linea presente nel vecchio appartamento e creato un altro allaccio a casa nuova. Se il trasferimento è in zona, in molti casi l’operatore è anche in grado di trasferire il vecchio numero, mentre se ci si trasferisce di città bisognerà cambiarlo e comunicare a tutti quello nuovo.
Medico di base
Il medico di base ha una competenza territoriale, per cui quando si cambia città andrà cambiato anche lui. Per farlo basterà cancellarsi dalla vecchia ASL e recarsi presso quella competente. Bisognerà quindi presentarsi col certificato di cancellazione dalla precedente, quello di residenza, tessera sanitaria e fotocopia di un documento di riconoscimento valido, che sia la patente o la carta di identità. Attenzione anche al fatto che anche per gli animali domestici bisogna darne comunicazione all’Anagrafe canina, e fare eventualmente modificare il chip.
Datore di lavoro
Infine, bisognerà comunicare il cambio di domicilio anche al datore di lavoro, in modo che possa aggiornare la tua cartella previdenziale ed erariale: le incombenze burocratiche più importanti saranno infatti sbrigate dall’ufficio del personale dell’azienda. Si tratta di documenti fondamentali, come quelli relativi alle trattenute per la pensione, da versare all’Inps in modo che venga corrisposta alla fine del periodo di attività. Discorso valido anche per il TFR, o Trattamento di Fine Rapporto, di cui si potrebbe avere necessità anche prima di andare in pensione, e i versamenti INAIL, per essere garantiti da eventuali infortuni lavorativi.
Oltre al trasloco, cambiare casa prevede una serie di incombenze cui spesso non si pensa. Fortunatamente, basta solo fare mente locale per riuscire a gestire il tutto senza alcun problema.