[textmarker color=”E63631″] CINISELLO BALSAMO -[/textmarker] Nella Cappella dell’Ospedale Bassini i pazienti e i loro familiari potranno nuovamente tornare a pregare davanti a Gesù Bambino, che ieri è tornato ad occupare il proprio posto all’interno del presepe allestito all’ultimo piano del nosocomio cittadino.
Non si tratta dello stesso Bambinello che era stato trafugato nella giornata dell’Epifania, ma di una nuova statuetta donata dal Sindaco di Cinisello Balsamo, Giacomo Ghilardi, che nel pomeriggio di ieri si è recato personalmente presso la Cappella del Bassini, accompagnato dalla dirigenza dell’Ospedale, per consegnare direttamente nelle mani del cappellano don Luigi Lesmo il nuovo Gesù Bambino : “Questo fatto, incomprensibile nelle ragioni, mi ha colpito particolarmente e mi è venuto spontaneo provvedere a colmare il vuoto che si è creato nella natività – ha spiegato Ghilardi – Non si tratta solo di una statuetta ma di una Presenza costante che ci dà speranza e fiducia, sia come singole persone ma anche come comunità”.
Don Luigi: “Noi vogliamo Gesù in mezzo a noi, nella nostra città. Per noi Gesù non è solo gradito ma essenziale”
Un gesto che ha molto colpito i fedeli presenti per il momento di preghiera quotidiana all’interno della piccola Chiesa dell’Ospedale e lo stesso don Luigi, che ha accolto il nuovo Gesù Bambino con la Benedizione: “Noi non siamo la Betlemme che non ha posto da dare a Gesù che deve nascere fuori dalla città, non siamo neanche il ladro che ha rubato per i trenta denari, noi siamo quelli che lo accolgono – ha commentato prima di procedere con la Benedizione – Questo è il vero significato, noi vogliamo Gesù in mezzo a noi, nella nostra città. Per noi Gesù non è solo gradito ma essenziale, per fare della nostra città un posto abitabile e umanamente benedetto”.
Dopo la spiacevole scoperta del furto avvenuto nei giorni scorsi, ora il cappellano userà degli accorgimenti per evitare che il Gesù Bambino appena arrivato possa fare la stessa fine del predecessore, considerando anche il fatto che la Cappella – e lo spazio antistante – è stata oggetto di ripetuti furti nel corso del tempo, nonostante non sia un luogo di passaggio e nemmeno particolarmente frequentato dell’Ospedale. Non da ultimo, ricorda don Luigi, quello della Madonna del parto, ora conservata in una teca lungo il corridoio che porta alla Cappella.