[textmarker color=”E63631″]SESTO SAN GIOVANNI[/textmarker] Arriva puntuale e per vie ufficiali la replica dell’Assessore ai Servizi Sociali Roberta Pizzochera in risposta alle critiche mosse dall’Associazione Genitori della Nostra Famiglia nei giorni scorsi, circa la presunta interruzione del servizio ADH per minori erogato dall’Amministrazione comunale per i mesi di luglio e agosto.
“L’accusa di aver sospeso il servizio non ha alcun fondamento” si legge nella nota diramata dall’Assessore, che precisa come “il pacchetto si è sempre aggirato attorno alle 2500 ore, con le precedenti amministrazioni esattamente come con l’attuale”. L’intervento educativo domiciliare a sostegno della disabilità è un servizio integrativo che il comune di Sesto San Giovanni eroga da diversi anni, dal 2012 attraverso un operatore esterno. Il servizio ha inizio al mese di settembre e procede per ogni utente disabile per tutto l’anno scolastico attraverso un progetto individualizzato, concordato tra la famiglia, l’assistente sociale, la psicologa del comune e l’ente erogatore del servizio, con obiettivi calibrati sulle necessità del minore.
“Al mese di maggio, da sempre – sottolinea l’Assessore Pizzochera- si procede al monitoraggio di fine anno in cui con la famiglia si verificano gli obiettivi raggiunti e, se il servizio educativo non è strettamente legato all’attività scolastica, si prosegue nelle settimane di luglio in base agli obiettivi da raggiungere, se invece l’attivazione del servizio è legato alle attività scolastiche, si sospende fino a settembre”.
Una cosa è certa: “La fine e l’inizio è dettata dai bisogni individuali non da un calendario – continua la nota – Lo svolgimento del servizio nel mese di luglio viene proposto a tutti, le famiglie scelgono individualmente”. Perciò niente è cambiato e attenzione a non fraintendere la data del 30 giugno riportata nel capitolato del bando come data di fine servizio educativo, interpretandola come sospensione del servizio ADH: “Per quest’ultimo è il progetto individualizzato a indicare i tempi del servizio stesso”. Nonostante la replica, rimane aperto uno spazio di confronto con l’Associazione Genitori della Nostra Famiglia, purché sia produttivo, senza “ luoghi comuni, frasi sensazionalistiche e mezze verità”.