[textmarker color=”E63631″]SESTO SAN GIOVANNI[/textmarker] – Anche i sindacati dei pensionati hanno deciso di attaccare la manovra del Comune di Sesto San Giovanni, approvata dalla maggioranza nei giorni scorsi per ripianare il debito delle casse comunali. In una nota congiunta Cgil Spi, Cisl Pensionati e Uilpensionati puntano il dito contro il sindaco Di Stefano e la sua giunta: “Il 25 gennaio 2019 la maggioranza del consiglio comunale ha votato una manovra che colpisce i cittadini, le famiglie e con maggior accanimento i redditi medio bassi”.
“Si alza al massimo consentito l’Addizionale Irpef Comunale con un aumento del 33%, si riduce la soglia di esenzione da 18.000 a 15.000 euro con un aggravio importante per le famiglie delle pensionate e dei pensionati e delle lavoratrici e dei lavoratori che fino a ieri non pagavano perché in fascia sociale. Si aumentano le tariffe della mensa colpendo i più poveri con aggravi sino 90%. Nell’incontro che si è tenuto nel 2018 tra i Sindacati unitari dei pensionati e l’assessore ai Servizi Sociali era stato preso l’impegno che nessun aumento delle tariffe sarebbe avvenuto nel 2019. Così facendo sono stati stracciati gli accordi del 2008 con la Giunta Oldrini che portavano l’esenzione a 17.500,00 e del 2011 che portavano l’esenzione a 18.000,00 euro. Nessuna comunicazione è stata data alle Organizzazioni
Sindacali”, si legge ancora nel comunicato.
Che si chiude così: “I sindacati dei pensionati ritengono inaccettabile che si continui, con misure nazionali e locali, a far pagare i pensionati e fare regali agli evasori. Rinnoviamo la richiesta, che giace inascoltata, di un incontro con il sindaco Di Stefano”.