[textmarker color=”E63631″]NORDMILANO[/textmarker] – Nel dibattito che si è scatenato attorno al previsto aumento del biglietto urbano di Atm a Milano e allo stop di Regione Lombardia alla tanto attesa rivoluzione tariffaria per il territorio della Città Metropolitana (con l’arrivo del fatidico “biglietto unico” per molti pendolari dell’hinterland, Nordmilano compreso), per la prima volta si inserisce anche l’Agenzia del trasporto pubblico locale di Milano, Monza e Brianza, Lodi e Pavia. La cosiddetta Agenzia di Bacino, che è stata istituita con la legge regionale n.6 del 2012 e interviene in un’area che comprende 438 comuni e una popolazione di quasi 5 milioni di abitanti, ha diffuso una nota in cui parla proprio della riforma del sistema tariffario: “Non solo di un aumento del biglietto urbano di Milano: in gioco invece c’è la riforma del sistema del trasporto locale dell’area economicamente più rilevante d’Italia. Il nuovo sistema vuole offrire una risposta alle esigenze sociali, ai costi ambientali e ai bisogni di quanti ogni giorno fanno conto sul sistema dei trasporti pubblici”, si legge nel comunicato.
Ad oggi sul territorio dell’Agenzia sono attivi 20 contratti di servizio con 8 diverse aziende di trasporto pubblico a cui si aggiungono altri 23 servizi urbani per i comuni non capoluogo. “Uno degli obiettivi assegnati all’Agenzia Tpl è di realizzare un sistema di trasporto pubblico unitario per l’intero territorio come già avviene nelle più importanti città europee e la stessa riforma tariffaria di cui tanto si discute è stata già approvata anche da Regione Lombardia nei suoi elementi fondamentali all’interno del Piano di Bacino. In realtà quello che ancora resta da definire è l’intesa necessaria per estenderne la validità ai servizi ferroviari. Il nuovo sistema però può già essere applicato ai soli servizi di trasporto pubblico locale su tram, gomma e della metropolitana. La nuova tariffa è pensata in modo particolare per chi il trasporto pubblico lo usa sempre: lavoratori pendolari e studenti in prima fila. A questi vanno i vantaggi maggiori: miglior servizio a parità di costo a Milano e miglior servizio ad un costo minore nel resto del territorio. Tutto questo con attenzione particolare alle categorie più sensibili: i ragazzi delle scuole dell’obbligo che potranno finalmente viaggiare gratis (mentre oggi per non pagare devono essere accompagnati dalla mamma fino a 14 anni); gli anziani e i giovani fino a 26 anni godono di sensibili sconti; le famiglie con redditi bassi”.
Continua la nota: “L’aumento del biglietto urbano milanese impatta su chi a Milano i mezzi pubblici li usa poco, turisti o utenti occasionali. E’ da loro che il sistema incassa gran parte dei 50 milioni di euro all’anno che verranno integralmente reinvestiti in qualità, servizi, investimenti agevolazioni. Invece l’abbonamento mensile ordinario cresce solo del 10% e quello annuale resta invariato (con la possibilità di pagarlo a rate nel corso dell’anno) così come tutto il sistema delle agevolazioni in essere. Il nuovo biglietto tra l’altro varrà su un territorio più ampio di quello attuale. Finalmente le stazioni esterne attuali e future della Metropolitana: Sesto San Giovanni, Assago, Rho Fiera e in prospettiva Cinisello Balsamo avranno la stessa tariffa di Milano, e altrettanto varrà per tutti i comuni della prima corona milanese”.
“Il nuovo sistema di tariffazione – commenta Umberto Regalia, presidente Agenzia del Trasporto pubblico locale del Bacino della Città Metropolitana di Milano, Monza e Brianza, Lodi e Pavia – è un’occasione per portare vantaggi concreti e immediati alla maggioranza dei cittadini e al territorio. I pendolari ma anche gran parte dei cittadini milanesi beneficeranno dello svecchiamento del sistema attuale, che offrirà finalmente un sistema analogo a quelli delle grandi capitali europee mantenendo e anzi migliorando la qualità del servizio e la sua economicità. E’ pensato e avvantaggia soprattutto per chi il trasporto pubblico lo usa quotidianamente e ne sente il costo sul bilancio familiare. Rispetto a questo risultato l’aumento di 50 centesimi del biglietto singolo è un falso problema perché non tocca chi i servizi li usa davvero e ne sente il peso sul bilancio familiare e permette invece di ridurre il costo del trasporto per gran parte dei cittadini del bacino. Non bisogna sprecare questa occasione facendone argomento di conflitto invece che collaborare tutti per attivarlo subito. Questo è quello che l’Agenzia è chiamata a fare, questo è quello che il territorio chiede e questo è quello che l’Agenzia farà. Dopo l’approvazione, che abbiamo previsto a febbraio, serviranno ancora alcune settimane per adeguare i sistemi di emissione e lettura dei biglietti e degli abbonamenti. C’è tutto il tempo per completare il confronto tecnico con la Regione che in questi anni ci ha accompagnato tecnicamente ed economicamente, per raggiungere l’Intesa sui servizi ferroviari ed offrire insieme il miglior servizio al minor costo alla nostra collettività, è questo il nostro obiettivo”.