[textmarker color=”E63631″]BRESSO[/textmarker] – E’ ancora mortale la legionellosi che sta infestando Bresso. Un uomo di 94 anni, che aveva contratto l’infezione la scorsa settimana, è morto nel week end. L’altra brutta notizia è che sono saliti a 15 i casi di legionella che sono stati segnalati da martedì scorso in pazienti residenti nel Nordmilano: 14 i casi segnalati a Bresso, uno a Cormano.
Lo ha reso noto la Regione Lombardia che in accordo con il sindaco di Bresso Simone Cairo ha costituito una task force presso il Municipio che sta coordinando gli interventi e fornendo le informazioni ai cittadini. “Abbiamo coinvolto anche i medici di medicina generale per identificare precocemente eventuali ulteriori casi sospetti e procedere tempestivamente alla diagnosi. Gli esiti definitivi delle analisi di laboratorio saranno disponibili nel fine settimana”, ha detto l’assessore regionale Gallera.
La legionella è un batterio che vive nell’acqua e può proliferare all’interno degli impianti idrico-sanitari delle abitazioni in certe condizioni di temperatura e ambientali relativi alle condizioni delle condutture e dei serbatori di accumulo dell’acqua. Il contagio avviene tramite inalazione del germe ad esempio facendo la doccia o il bagno. Non si trasmette da persona a persona, attraverso gli alimenti o bevendo l’acqua.
Il sindaco di Bresso sta seguendo di persona l’evolversi della situazione e sta contattando i diversi ospedali per verificare l’esistenza di nuovi ricoveri riconducibili al terribile batterio.
L’Ats di Milano raccomanda alcune prassi di buona manutenzione degli impianti idrico-sanitari che dovrebbero essere costantemente attuate: provvedere alla manutenzione dei punti di emissione di acqua del rubinetto nelle abitazioni attraverso la sostituzione dei filtri o lasciandoli a bagno con anticalcare; lasciar scorrere l’acqua calda prima di utilizzarla, mantenendosi lontano dalla fonte, dopo l’apertura dei rubinetti; effettuare la pulizia periodica dei serbatoi di accumulo dell’acqua.