[textmarker color=”E63631″]SESTO SAN GIOVANNI[/textmarker] – “Non ho ancora ricevuto alcuna motivazione per la mia esclusione dalla giunta regionale all’ultimo minuto. Di fronte a un partito che non valorizza il merito, che è schiavo di scelte oscure dei cortigiani di Arcore e penalizza chi si impegna sul territorio, mi sembrava superfluo partecipare a un contesto dove le scelte sono, di fatto, già prese dall’alto e imposte”. Sono le parole, rilasciate alla stampa, di Silvia Sardone, compagna del sindaco di Sesto San Giovanni e campionessa di preferenze alle elezioni regionali (11mila voti per lei): martedì la Sardone ha disertato la riunione di Forza Italia dopo che è stata esclusa dalla giunta nonostante sia stata la donna più votata della Lombardia.
“Quella di questa mattina era una riunione inutile, per il partito facciamo la parte dei passacarte che ratificano le decisioni calate dall’alto. Da giorni chiedo, invano, delle motivazioni dietro allo schiaffo alla meritocrazia e a migliaia di elettori. Credo sia importante che un partito che fu grande provi a spiegare il perché continui, in maniera assurda, a proseguire la strada del declino, voluta da alcuni personaggi che da anni fanno scelte senza consenso personale, senza aver mai fatto un gazebo o conoscere minimamente il territorio e le esigenze dei cittadini”, le dichiarazioni della Sardone riprese dal Corriere.
Questa mattina è in programma il voto per decidere chi sarà il nuovo presidente del consiglio regionale. E se la scelta toccasse proprio la scontenta Sardone?