[textmarker color=”E63631″]SESTO SAN GIOVANNI[/textmarker] – Prima lui, Roberto Di Stefano, sindaco di Sesto San Giovanni: la Corte dei Conti gli ha recentemente chiesto la restituzione dei compensi per la carica di amministratore di Bic La Fucina. Ora lei, Silvia Sardone, compagna di Di Stefano, donna più votata nelle recenti elezioni, nelle fila di Forza Italia, per il consiglio di Regione Lombardia: la Procura della Corte dei conti le ha notificato un “invito a dedurre contestandole di aver arrecato un danno erariale nei confronti di Afol (l’Agenzia per la Formazione, l’orientamento e il lavoro della Provincia di Milano di cui Sardone era prima consigliera e poi presidente) chiedendole di restituire in solido con l’ex direttore generale dell’agenzia, Luigi Degan, la cifra di 244.136 euro”. Lo si legge sul Corriere della Sera, ed esplode il caso.
La vicenda risale al 2011e riguarda la nomina di Luigi Degan a direttore generale di Afol. Secondo quanto contestato dai giudici della Corte dei Conti e riportato dal Corriere, “Degan non aveva i titoli per ambire alla posizione perché quelli inseriti nel curriculum non erano veritieri. La colpa della commissione giudicante e del cda di Afol è stata quella di non aver verificato le autocertificazioni presentate dal candidato”. Il Corriere insiste sulla Sardone: “Per Sardone e Degan viene tirato in ballo il ‘dolo’. In quanto hanno cooperato scientemente al fine di ottenere la nomina di Degan a dg di Afol, anche facendo pressione sul presidente del cda (poi dimessosi) Peppino Falvo. Gli assidui contatti tra Degan e Sardone sono stati confermati dallo stesso Degan”.
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A proposito di Di Stefano, per correttezza va detto che la Corte dei Conti lo ha recentemente assolto, ma non con formula piena come ha detto lo stesso sindaco in un comunicato stampa diffuso dal Municipio. La Corte dei Conti lo ha assolto per “difetto di giurisdizione e di prova”. Di fatto ha rinviato la discussione per un eventuale danno a un Tribunale ordinario.
LA REPLICA DEL SINDACO DI STEFANO (aggiornamento del 18 marzo 2018)